Tribunale Rossano, Caputo (Pdl): cresce la fiducia dopo le dichiarazioni del Ministro Cancellieri
Il presidente della 1ᵃ Commissione “Affari Istituzionali” della Regione Calabria Giuseppe Caputo mostra maggiore ottimismo all’indomani del colloquio telefonico intercorso tra il presidente della Giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti e il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, nel corso del quale il Guardasigilli ha espresso fiducia circa il mantenimento in vita del Tribunale di Rossano.
Nel sottolineare l’impegno profuso dal Presidente Scopelliti nella battaglia a difesa del Tribunale, il Consigliere regionale Caputo si sofferma sulla necessità impellente di un ritorno alla politica, pur sottolineando l’indispensabile azione di protesta messa in campo da settori della società civile, utile a tenere alta la tensione. “È la politica – sottolinea il parlamentare regionale – che deve farsi carico dei torti che la città e il territorio hanno subìto dalla decisione di sopprimere il presidio giudiziario rossanese”.
Per il rappresentante istituzionale è stato commesso un vero e proprio “abuso di ufficio” da parte di chi ha deciso per l’ingiusta chiusura del Palazzo di Giustizia, il cui provvedimento non tiene conto delle difficoltà notevoli circa i costi di riorganizzazione e assestamento di sedi, di uffici e personale, oltre ai disagi derivanti dalla collocazione logistica del Tribunale di Castrovillari (sede accorpante). “Violato il diritto alla mobilità” – rileva Caputo – che mette in risalto le distanze tra le popolazioni della “Sila Greca” e del Basso Jonio con il capoluogo del Pollino. Sottolinea come sia proprio il Tribunale di Rossano, rispetto agli altri tribunali calabresi, ad avere una maggiore distanza dal capoluogo di provincia.
Il paradosso del decreto, a tutt’oggi immotivato formalmente, è che si sia preferito lasciare in vita il Tribunale di Paola a soli 20 km dal Palazzo di Giustizia di Cosenza a discapito del presidio di Rossano. La distanza tra Rossano e Castrovillari è di circa 60 km, mentre la distanza tra la maggior parte dei Comuni del Circondario e Castrovillari supera i 100 km. Tutto questo in un territorio che soffre il sistema precario della viabilità: l’utenza dovrà percorrere la famigerata strada della morte, la statale 106 jonica, nonché l’arteria (unica carreggiata ristretta) che dallo svincolo di Cassano allo Jonio porta a Castrovillari. Un percorso tortuoso che, tra l’altro, non è garantito da mezzi pubblici: non vi è una rete ferroviaria né servizi di autolinee adeguati.
Per Caputo si tratta dunque di un provvedimento illegittimo e inaccettabile, perché privo di criteri oggettivi e omogenei. “Non si tiene conto della estensione del territorio (la sola area urbana Corigliano-Rossano conta 80mila abitanti, la terza città della Calabria), del carico di lavoro, del numero degli abitanti, della situazione infrastrutturale, della criminalità organizzata”. Una scelta infondata, quella adottata dal Governo Monti, alla quale si spera che il ministro in carica ponga rimedio al più presto, mentre si ribadisce l'invito, forte, a non abbassare la guardia nella battaglia in atto per la difesa del Tribunale di Rossano e dei diritti di questo territorio.