Tribunale di Rossano: Commissione, passa Referendum
Via libera della Iᵃ Commissione Affari Istituzionali della Regione Calabria, presieduta dall'On. Giuseppe Caputo, alla proposizione di referendum abrogativo delle normative in materia di riorganizzazione degli uffici giudiziari, della nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, della revisione delle circoscrizioni giudiziarie e degli uffici del giudice di pace. L'art.75 della Costituzione prescrive che almeno cinque consigli regionali possono richiedere referendum abrogativo. A tal riguardo si è già attivata la Regione Abruzzo quale soggetto promotore. L'auspicio è che anche altre tre regioni, oltre a Calabria e Abruzzo, ricorrano all'istituto consultivo al fine di riparare e porre rimedio al provvedimento di revisione della mappa giudiziaria che prevede la soppressione del tribunale di Rossano. Il presidente Caputo ha chiesto e ottenuto dai componenti la commissione una inversione dell'ordine del giorno sulla materia referendaria portata in aula e successivamente licenziata all'unanimità dei presenti. Il massimo rappresentante dell'organo di sottogoverno ha relazionato circa la vicenda che ha interessato il tribunale di Rossano rimarcando l'illegittima e ingiusta decisione di chiudere il presidio di giustizia.
L'On. Caputo parla di "motivazioni diverse" che sottendono alla soppressione del tribunale, assolutamente non rispondenti ai criteri oggettivi dettati dallo stesso decreto legislativo n.155 e n.156 del 7.9.2012, ma legate a logiche politiche e a pressioni di alcuni irresponsabili burocrati. "Ancor prima di chiudere il presidio di Rossano, sarebbe stato opportuno avviare uno studio dettagliato circa le distanze che si rinvengono tra il tribunale di Cosenza e le sedi giudiziarie di Paola e di Castrovillari, meglio collegate al capoluogo bruzio". "La chiusura di Rossano rappresenta una stortura e una ingiustizia che non risponde ad alcun criterio"- ha ribadito in aula il presidente Caputo, che auspica una ritrovata unità della delegazione parlamentare nazionale calabrese perché eserciti pressioni sul Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri alla quale chiedere un rinnovato impegno per la emissione di un decreto correttivo, i cui effetti scongiurano la soppressione del tribunale di Rossano ed evitano il ricorso all'istruttoria dell'iter referendario.
Sul punto il presidente Caputo nel lamentare i limiti in Calabria di sapere fare "squadra" sulle questioni importanti nelle passate legislature e di imprimere una maggiore pressione sul Governo per giungere al decreto correttivo, afferma: "In Calabria chiudere il tribunale di Rossano rappresenta un autentico reato che dovrebbe essere perseguito penalmente con la imputazione di abuso di ufficio". Il parlamentare regionale infine esprime ottimismo circa la possibilità che anche le altre regioni colpite dal provvedimento di chiusura di presidi di giustizia possano aderire alla proposta amministrativa referendaria e dare seguito all'iter per l'attuazione dell'istituto consultivo. La proposta amministrativa referendaria appena licenziata dalla I commissione sarà discussa in sede di consiglio regionale il prossimo 23 settembre.