Coldiretti: Giornata della Terra impone scelte coraggiose sul consumo del suolo
Il consumo suolo zero si appalesa sempre di più come una urgenza e la Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile con l’iniziativa “Salva suolo” alla quale aderisce la Coldiretti lo conferma.
“Non possiamo più assistere allo scempio che si continua a perpetrare sul nostro territorio regionale – sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria- e quindi siamo in prima linea per promuovere una concreta inversione di rotta sul consumo della superficie agricola. E’ ormai - continua - un fattore di rischio per il territorio, particolarmente vulnerabile ad una numerosa serie di minacce causate proprio da questo processo di degrado. Pericolose conseguenze del consumo di suolo possono essere, infatti, fenomeni quali l’erosione, la diminuzione di materia organica (perdita di fertilità), la contaminazione locale o diffusa, l’impermeabilizzazione, la compattazione, la perdita della biodiversità, la salinizzazione, frane, alluvioni e la desertificazione, ultima fase del degrado del suolo".
"Queste sono minacce da sventare immediatamente – ribadisce – qualche anno fa avevamo fatto il calcolo che negli ultimi trent’anni è come se fosse sparita in Calabria l’equivalente superficie territoriale dell’intera provincia di Crotone e l’11.5% della superficie dell’intera Calabria oggi il calcolo è da aggiornare in peggio infatti negli ultimi 35 anni, la Calabria ha perso il 25,9 % della propria Superficie Agricola Utilizzata (SAU), prima tra le regioni del sud. La nostra superficie agricola utilizzata è stata coperta da: edifici e capannoni per il 30%, strade asfaltate e ferrovie 28%, altre strade 19%, piazzali, parcheggi, aree di cantiere, aree estrattive, discariche 14%, altre aree consumate 9%".
"Se a questo, si aggiungono i parchi eolici dei “palazzinari dell’energia”, che stanno violentando il paesaggio - prosegue Molinari - siamo davanti davvero ad una situazione preoccupante alla quale bisogna porre un argine. Lo sviluppo che vogliamo in Calabria, regione agricola e turistica, è strettamente legato al rispetto del territorio alla sua corretta gestione e coinvolge le imprese agricole. Dopotutto il rispetto del paesaggi agrario, è voluto dalla stragrande maggioranza dei cittadini calabresi, che evidente non ne possono più di assistere a cementificazioni senza freno, con un panorama di capannoni vuoti, una enormità di case, mega insediamenti commerciali e infrastrutture che sono un vero pugno nell’occhio. Il tutto evidentemente svuota i centri storici di attività commerciali e culturali".
Per il presidente di Coldiretti, dunque, occorrono maggiori controlli ed una accentuata responsabilità, "così come prima di procedere al finanziamento e costruzione di nuovi capannoni o altri manufatti recuperare quelli esistenti che sono inutilizzati. Per non vedere sparire il settore agricolo sotto strade, infrastrutture e costruzioni di ogni genere, la Calabria deve fare concretamente la propria parte per questo chiediamo, l’approvazione del Progetto di Legge n. 75/10 “Disposizioni concernenti norme per il contenimento del consumo del suolo agricolo” presentato dai consiglieri Battaglia, Aieta, Bevacqua, Mirabello e Sergio che è in discussione alla quarta e seconda commissione del Consiglio Regionale registra un empasse ed è fermo al palo".
"Occorre una politica attiva a difesa del suolo – conclude Molinaro - e anche una politica di sicurezza e sviluppo economico: suoli sani e ricchi di sostanza organica consentono produzioni agricole di maggior qualità e più resistenti ai rischi climatici; allo stesso tempo fermare la cementificazione di suoli agricoli è l’unico modo per concentrare gli investimenti edilizi nei luoghi che hanno davvero bisogno di rigenerazione e riqualificazione: le città.”