Storie di musica e di legalità, arriva “Radio Libertà” al Museo del rock

Catanzaro Attualità

Mancano solo gli ultimi dettagli per la serata di “Radio Libertà” al Museo del Rock di Catanzaro. L’evento è previsto per domani alle 18.30. A intervenire il sociologo Fulvio D’Ascola, il giornalista Claudio Cordova e il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci, in un dialogo a tre voci sulla potenza della musica e su come essa possa rappresentare una forma straordinaria di cultura e riscatto anche in territori difficili come quello calabrese.

Una replica dopo lo straordinario successo riscosso il 27 gennaio presso il Venezia Club di Reggio Calabria, “Radio Libertà” torna on air, questa volta a Catanzaro. L’appuntamento è per il 5 maggio alle 18.30 presso il Museo del Rock. Il viaggio di D’Ascola, Cordova e Paci alle radici di alcune delle canzoni più significative della storia. Un modo nuovo per ritrovare il senso disperso di comunità, ma anche un modo nuovo per discutere di legalità. Attraverso le canzoni contro la guerra o contro il razzismo, ripensando alla musica di impegno civile e a quella che ha dato voce a minoranze dimenticate, la serata di “Radio Libertà” condurrà verso quello che deve essere l’obiettivo di tutti: affrancare la Calabria dalla ‘ndrangheta e dalle logiche mafiose. ‘Ndrangheta che controlla tutto o quasi: la vita pubblica, quella economica e quella sociale. ‘Ndrangheta che ha disgregato la società, creando un atavico senso di diffidenza dei cittadini, non solo verso le Istituzioni, ma anche l’uno verso l’altro.

Dal soul al rock, passando per il jazz e per la musica popolare calabrese. Bob Dylan, Bruce Springsteen, Marvin Gaye, Otis Redding e, ancora, Patti Smith, Tracy Chapman, Bob Marley, Fabrizio De Andrè, Rino Gaetano e i geni del jazz e del blues. Suggestiva la formula, che prevede l’ascolto di alcune tra le canzoni che hanno fatto la storia, non solo artistica, ma anche sociale, e il dibattito, piccoli, ma intensi flash di riflessione e di confronto. Suggestivo il luogo, il Museo del Rock, che da anni è un polo culturale e artistico, non solo per Catanzaro, ma per l’intera Calabria.

La musica, in tal senso, è uno dei più potenti mezzi di cultura e può contribuire a risvegliare i valori nobili e positivi che certamente albergano nei reggini. Da qui, dunque, la “band”, eterogenea, ma allo stesso tempo capace di scandagliare le varie sfaccettature di musica e legalità: Cordova nell’analizzare i fatti e metterli in correlazione, D’Ascola nel mostrare come la musica, da sempre, abbia inciso sensibilmente sulle società mondiali e Paci, come simbolo della lotta repressiva alla ‘ndrangheta che, però, senza il contributo della gente non potrà che essere insufficiente. Appuntamento per domani 5 maggio alle 18.30 presso il Museo del Rock di Catanzaro. La partecipazione al dibattito è gratuita.