Mafia: Grasso, sempre più infiltrata in aziende ed economia
E' durato fino al tardo pomeriggio l'incontro del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso con i magistrati della Procura della Repubblica di Catanzaro ed i vertici delle forze dell'ordine. Al termine dell'incontro Grasso ha parlato in merito ad alcuni degli argomenti di maggiore attualita' sul territorio di competenza della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a partire dall'allarme piu' volte lanciato dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dall'aggiunto Giuseppe Borrelli sulle croniche carenze che assillano gli uffici, ed in proposito ha sottolineato come la sua presenza di oggi nel capoluogo calabrese volesse anche e soprattutto "accendere i riflettori su questa realta' e per portare a livello nazionale il messaggio affinche' vengano dati piu' mezzi e personale. Questa e' una realta' in continua evoluzione che richiede il massimo dell'attenzione" ha aggiunto il procuratore, il quale, tornando piu' tardi sull'argomento, ha rimarcato: "Noi abbiamo una buona legislazione antimafia che ci invidia tutto il mondo, tanto che spesso siamo chiamati a dare suggerimenti su come combattere la criminalita' organizzata. Certo ci sono cose ancora da migliorare, ma sostanzialmente abbiamo dei buoni strumenti. Ora pero' ci servono anche mezzi e uomini". In merito all'incontro pomeridiano avuto presso l'antico palazzo di giustizia di Catanzaro, Grasso si e' limitato a spiegare: "Durante la riunione abbiamo messo a punto strategie che posso dare migliori risultati attraverso anche il coordinamento e la sinergia delle forze dell'ordine che devono agire sul territorio in maniera razionale, ognuno secondo le proprie competenze e professionalita'".
"Quella di oggi e' diventata la mafia degli affari che sempre di piu' si infiltra nelle aziende e nell'economia. La carenza di liquidita' puo' mettere in difficolta' le imprese e l'offerta di capitali freschi ma a costo zero da parte della criminalita' puo' inquinare tutto il sistema economico e imprenditoriale. Bisogna quindi convincere gli imprenditori che questa strada li portera' nelle mani della criminalita' e li fara' diventare degli impiegati e non piu' i titolari delle imprese". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a Catanzaro, a margine di un incontro con i magistrati ed i vertici delle forze dell'ordine. "Ormai - ha aggiunto Grasso - non possiamo fare affidamento sull'etica dell'imprenditoria e allora dobbiamo puntare al piano della convenienza". Grasso ha, infine, espresso un giudizio positivo sulla legislazione antimafia: "Abbiamo una buona legislazione antimafia che ci invidia tutto il mondo, tanto che spesso siamo chiamati a dare suggerimenti su come combattere la criminalita' organizzata".