Castrovillari, parte il countdown per la “Primavera dei teatri”
Quindici spettacoli di cui tre anteprime nazionali e cinque prime. Tre giorni di laboratorio con l’attore, autore e regista Roberto Latini, e sei giorni di workshop, rivolto a spettatori e spettatrici, appassionati di teatro e giovani firme della stampa locale, diretto da Teatro e Critica. E ancora, due incontri: la presentazione del libro “Cosa c’è da guardare” di Andrea Porcheddu e “Sistemiamoci!”, dibattito sui sistemi teatrali regionali.
Sono questi i numeri in programma per la XVIII edizione di Primavera dei Teatri, il festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, ideato e diretto da Scena Verticale. Si aggiungono momenti di confronto tra operatori del settore, critici, artisti e spettatori provenienti da tutta Italia, che fanno di Castrovillari un polo di riferimento al Sud dei nuovi percorsi della drammaturgia contemporanea e della nuova creatività, una città laboratorio, cantiere d’incontri e dialoghi tra artisti italiani di diverse generazioni, ritagliandosi una specificità culturale originale di grande interesse nel panorama nazionale.
Spazio anche ai piccoli spettatori con il Primavera Kids, un programma dedicato ai bambini con laboratori di narrazione a cura della libroteca La Freccia Azzurra e al divertimento con il dopo festival, ogni sera al Giudecca Cafè.
Il countdown per l’edizione numero 18 sta per terminare: Primavera dei Teatri, quest’anno nella sua maggiore età, da martedì 30 maggio, fino al 4 giugno, animerà l’antico borgo alle pendici del Pollino e per l’occasione - dopo oltre trent’anni - verranno temporaneamente riaperte le porte del Teatro Vittoria, distrutto da un incendio nel 1986.
Si inizia dunque martedì 30 alle 19, quando sul palco del Teatro Sybaris andrà in scena “Caprò”, monologo di Vincenzo Mambella, diretto e interpretato da Edoardo Oliva, per la compagnia Teatro Immediato. Testo che si ispira alla vicenda ammantata di mito della nave Utopia, carica di emigranti italiani, che affondò a largo di Gibilterra il 17 marzo del 1891, provocando la morte di 600 passeggeri di terza classe.
Alle 21, invece, inaugura la riapertura del Vittoria, il “Macbettu” di Alessandro Serra, versione sarda, prodotta da Sardegna Teatro e Teatropersona, del celebre testo di William Shakespeare.