Giornate internistiche, l’evento di Lamezia si conferma di alto spessore
Le Giornate Internistiche Calabresi si confermano un evento importante e di alto spessore scientifico, punto di riferimento per il Meridione per la qualità degli argomenti trattati e i relatori di fama nazionale ed internazionale presenti.
Un grande successo per il Congresso diretto da Gerardo Mancuso, primario di Medicina Interna nel Presidio Ospedaliero di Lamezia dell'Asp Provinciale di Catanzaro, che premia la sua determinazione e passione per la professione.
Molto soddisfatto Mancuso: "Per questa XV edizione – afferma - hanno partecipato le più importanti scuole internistiche italiane, tutti gli internisti calabresi e i direttori dei reparti di medicina degli ospedali della nostra regione, con oltre 200 congressisti presenti. Abbiamo presentato le terapie più innovative ed efficaci che possono migliorare se non cambiare la vita dei pazienti. E tutto questo alla presenza di relatori di grande prestigio che hanno scelto la Calabria per confrontarsi e crescere insieme".
Filo conduttore delle due giornate congressuali sono state le patologie frequenti e rare che incidono sulla qualità della vita e sulla mortalità della popolazione italiana.
Durante i lavori, ci si è soffermati sulle malattie dell'intestino, riferendosi alle patologie infiammatorie come il “morbo di Crohn”, per il quale è stato presentato un nuovo farmaco che ha la proprietà di spegnere la malattia e di far guarire in tempi brevi.
Una scoperta innovativa, che rivoluzionerà la cura di questa comune malattia, realizzata dagli studi di un calabrese, il prof. Giovanni Monteleone, ordinario di gastroenterologia all'università Tor Vergata di Roma, che ha sviluppato la ricerca in Inghilterra.
Una sessione molto interessante è stata quella delle patologie immunologiche: si è discusso dei nuovi trattamenti per la spondilite anchilosante e della malattia psoriasica. Le relazioni sono state svolte dal prof. Ignazio Olivieri, past president nazionale della Società di Reumatologia e dal dott. Gerardo Mancuso, che hanno presentato i nuovi farmaci che inibiscono la interleuchina 17 e la fosfodiesterasi E4 che determinano un controllo della patologia e la guarigione della psoriasi nel 40% dei pazienti. Tali terapie sono praticate presso la UOC di Medicina Interna del presidio di Lamezia.
Il prof. Agostino Gnasso e il prof. Arturo Pujia hanno relazionato sui nuovi farmaci per il diabete e la ipercolesterolemia, capaci di controllare meglio le patologie e soprattutto di curare una malattia con una prognosi negativa come la ipercolesterolemia familiare.
Il prof. Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia, ha presentato la nuova tecnica di impianto della valvola aortica che esegue presso l'Università di Catanzaro nella struttura che dirige.
Spazio anche ai nuovi farmaci della coagulazione, con la prestigiosa presenza del presidente degli accademici di Medicina Interna italiani, il prof. Francesco Violi, ed il direttore del Giornale Europeo di Medicina Interna, il prof. Pier Mannuccio Mannucci.
Mannucci è considerato tra i migliori scienziati italiani al mondo e ha realizzato un libro, "Cambiare aria", frutto di studi scientifici, nel quale vengono valutati in modo realistico i danni alla salute derivanti dalla contaminazione dell'aria, riconducibile essenzialmente a mobilità, riscaldamento, produzione energetica e industriale.
Il dott. Giovanni Bisignani, direttore della struttura complessa cardiologica di Castrovillari, ha presentato un nuovo farmaco per la cura dello scompenso cardiaco, capace di ridurre la mortalità del 20%: una nuova frontiera che migliorerà la qualità di vita di questi pazienti.
Il presidente nazionale della Società di Medicina Interna, prof. Francesco Perticone, ha trattato quali sono i valori di pressione che proteggono il sistema cardiovascolare e le associazioni farmacologiche. Oggi avere una pressione troppo bassa non protegge il cuore ma rappresenta un rischio e questo deve essere punto di riflessione dei medici di famiglia che gestiscono la terapia di questa malattia.
Fra le malattie più frequenti oggetto di dibattito anche l'Epatite C. Il dott. Gaetano Mauro, direttore UOC di Medicina Interna a Crotone, ha evidenziato il funzionamento ed i protocolli di questi nuovi farmaci che hanno animato la discussione del mondo sanitario per gli alti costi ma che hanno dimostrato di controllare nel 98% l'epatite. I costi del trattamento sono così elevati che vengono somministrati solo ai pazienti più gravi.
Nell'ambito del Congresso sono stati consegnati quattro Premi alla Carriera ad internisti che hanno lasciato in Calabria un segno nello sviluppo delle conoscenze ma anche nella cura del paziente. I riconoscimenti sono stati assegnati ai dottori: Luigi Vigna, primario emerito del reparto di Medicina di Cosenza; Vincenzo Tucci, primario emerito di Crotone; Bruno Meddaferi, primario emerito di Reggio Calabria; prof. Giovanni Monteleone, ordinario di gastroenterologia all'università Tor Vergata di Roma.