Presentazione del libro di Cataldo sulla Crotone del Settecento
È del gruppo Fai di Crotone l’idea di far presentare a Vincenzo Cataldo il libro dedicato a Crotone nel ‘700. L’evento si terrà venerdì 9 giugno alle 18, con la collaborazione della Lega navale italiana. Ospitata nella sede della Lega presso il Molo Sanità, la manifestazione prevede che, dopo i saluti di Giovanni Pugliese e di Annalia Paravati, l’intervento dell’autore sarà preceduto dalla relazione Giuseppe Caridi, Ordinario di Storia moderna presso l’Università di Messina e presidente della deputazione di storia patria per la Calabria, nonché pioniere degli studi sullo stesso argomento. Una seconda breve relazione (di taglio storicoarcheologico), corredata dalla proiezione di immagini e intitolata “Crotone nel Settecento. Quel che resta, se resta”, sarà svolta da Margherita Corrado, referente del Gruppo FAI Crotone e socia della stessa Deputazione.
La parola passerà finalmente a Vincenzo Cataldo che è da anni collaboratore della Cattedra di Storia moderna presso l’Università di Messina e ha all’attivo numerose pubblicazioni sulla Calabria di età moderna, incrementate ora del cospicuo saggio che ricostruisce in dettaglio il quadro sociale ed economico di Crotone nel XVIII secolo. Fonte privilegiata della ricerca svolta dal Cataldo è il catasto onciario introdotto dal re Carlo III nel 1743 ma lo Storico geracese ne incrocia i dati con quanto emerge dalla lettura degli atti notarili coevi e dei verbali della Giunta di Cassa Sacra, istituita dopo il terremoto del 1783. Alla trascrizione dell’intero catasto onciario di Crotone si accompagna, dunque, il puntuale commento di uno specialista della materia che unisce magistralmente rigore scientifico e doti di divulgatore.