Presentato a Camigliatello il progetto “Montagna solidale”

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Investire risorse progetti strategici. E individuare gli strumenti giusti per utilizzare le risorse della Comunità Europea, che non consente un uso discrezionale delle stesse. È emerso in occasione del convegno organizzato da Zona Dem presso un noto albergo di Camigliatello Silano sul tema: “Montagna Solidale: un progetto al servizio del territorio e della comunità”, svoltosi a Camigliatello.

Il presidente della Regione, Mario Oliverio ha quindi tracciato una sorta di crono programma finalizzato a promuovere le risorse del territorio. Come la “valorizzazione dei territori ricadenti nei Parchi, per farli diventare fattore attrattivo. All’interno di essi dovremo individuare le risorse da utilizzare e da curare. Mi riferisco, innanzitutto, alla risorsa forestale. C’è, a tal proposito, un bando in itinere che riguarda proprio questa risorsa e che destina 80 milioni di euro esclusivamente alle aree interne. Molta parte della proprietà pubblica e dei demani possono essere oggetto della utilizzazione di queste risorse per creare lavoro.

“Un’altra risorsa importante da valorizzare è l’acqua. In Sila abbiamo tre laghi cu cui dobbiamo spingere ed investire di più per una loro migliore e più adeguata utilizzazione in primo luogo a fini turistici. In questo senso occorre mettere a punto un progetto mirato di valorizzazione dei laghi come fattore propulsivo per lo sviluppo del turismo e per la crescita del territorio.

“Un altro obiettivo importante su cui stiamo lavorando riguarda la valorizzazione dei piccoli borghi non solo a livello strutturale e urbanistico, ma soprattutto turistico, culturale ed identitario. In questa direzione allocheremo risorse pari a 80-100 milioni di euro da destinare a un progetto specifico di valorizzazione che deve essere previsto attraverso un’apposita legge.

“Altre grandi questioni riguardano, infine, il recupero dei terreni demaniali per incentivare le aziende agricole e l’insediamento di giovani imprenditori in agricoltura di cui ho già ampiamente parlato in altre occasioni”.

“Le aree interne –ha concluso Oliverio- ci stanno particolarmente a cuore e faremo di tutto per salvarle dallo spopolamento e dall’abbandono. Spostare risorse dai mulini dello spreco e delle clientele all’impiego di risorse per la crescita e lo sviluppo della nostra terra, però, non è facile, perché vengono messi in discussione antichi interessi e vecchie incrostazioni consolidatesi nel tempo. So bene che davanti a noi non ci sono rose e fiori e che la strada da fare è tutta in salita. So anche che coloro che più si agitano sono gli stessi che più sentono franare sotto i loro piedi il terreno dello scambio, del ricatto e della contrattazione, ma vado avanti lo stesso, convinto che anche in questa terra si può cambiare rotta e costruire percorsi nuovi per dare risposte adeguate ai nostri giovani e alla nostra terra”.