No alla discarica, anche Rifondazione Comunista alla protesta di Celico
Il Partito della Rifondazione Comunista sarà oggi a Celico, nel cosentino, per appoggiare la mobilitazione contro la discarica da parte dei cittadini della Presila.
“È sempre più evidente - affermano dal Prc - come una parte importante dei rappresentanti istituzionali del territorio sia nient’altro che l'espressione arrogante e diretta di poteri economici e poco trasparenti”. Il partito ribadisce che gli abitanti della zona e gli attivisti del Cap, il Comitato Ambientale Presilano, chiedono una cosa “chiara, lineare e di buon senso”: ovvero la chiusura dell’impianto che per i Comunisti sarebbe “non a norma, superata dalla legislazione europea e dannosa per i cittadini”.
“Una cosa semplice, perfino banale, perché – afferma Francesco Saccomanno, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Cosenza - non dovrebbe essere un'impresa gestire la cosa pubblica rispettando i territori e la salute dei cittadini. Invece, anche questa Giunta regionale Pd ignora il buon senso, avendo evidentemente altri interessi da tutelare, con l'attiva partecipazione di qualche consigliere regionale e provinciale del territorio che alle promesse delle campagne elettorali hanno fatto seguire il silenzio insieme al dileggio degli attivisti”.
“Senza dimenticare – prosegue - la bufala mediatica “discariche zero”, una fesseria di cui pure si vanta Oliverio che non vuole o non riesce a recepire il concetto di “Rifiuti Zero”, coniato da Paul Connett ed applicato da tanti amministratori virtuosi”.
“Ancora una volta – ribadisce Saccomanno - spetta ai cittadini fare quello che una cattiva politica non vuole fare. Mentre Oliverio ascolterà i comitati ed i sindaci spesso dormienti, noi daremo forza nelle piazze e nelle strade di Celico alla richiesta del ritiro immediato dell'AIA e alla chiusura della discarica”.
Al fianco dei cittadini della Presila - e di quelli di Scala Coeli, di Rossano, di Tortora, del Pollino e di Rende – “per la tutela della salute e del territorio”, Rifondazione conferma dunque che sarà di nuovo in piazza ed intensificherà il suo impegno per ottenere “una gestione virtuosa, pubblica e partecipata dei rifiuti".