Traffico di farmaci dopanti, arrestato farmacista: sei indagati
Un farmacista, un medico e il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica: sono alcune delle persone attorno a cui ruota un’indagine che ha portato a scoprire un presunto giro di famaci dopanti e una truffa al Servizio Sanitario nazionale che si aggirerebbe intorno ai 700 mila euro.
A finire ai domiciliari sono stati per l’appunto un farmacista 63enne e il presidente 67enne di un’associazione: entrambi cosentini sono accusati di aver messo in commercio i farmaci dopanti utilizzati da ciclisti.
Le indagini hanno evidenziato delle responsabilità penali a carico anche di altri cinque indagati a piede libero, tra cui un medico di base, fratello del farmacista, a cui risalgono i ricettari con cui venivano prelevati i farmaci, truffando così il Servizio sanitario; nei prossimo giorni sarà sottoposto ad un interrogatorio che potrebbe portare alla sua sospensione dall’esercizio della professione medica.
Coinvolti nell’indagine anche una dipendente della farmacia accusata di esercizio abusivo della professione sanitaria, non essendo risultata in possesso dei titoli necessari per esercitare all’interno dell’attività; e tre ciclisti dell’associazione a cui viene contestato di aver acquistato e utilizzato illecitamente i farmaci dopanti.
Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo della farmacia, che si trova in contrada Sant’Ippolito di Cosenza, e il sequestro per equivalente di 734mila euro, somma pari all’entità della presunta truffa ai danni del Ssn.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nas del capoluogo bruzio in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Giusy Ferrucci su richiesta del sostituto procuratore titolare del fascicolo, Giuseppe Visconti, del procuratore aggiunto Marisa Manzini, e del procuratore capo Mario Spagnuolo.