A Catanzaro parte la Campagna nazionale informativa sulle cisti
Venerdì 7 luglio a Catanzaro fa tappa la Campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione sull’idrosadenite suppurativa (HS), denominata “Che nome dai alle tue cisti?”, che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione.
“Che nome dai alle tue cisti?” vede coinvolte 24 strutture ospedaliero-universitarie su tutto il territorio nazionale in cui i medici dermatologi saranno a disposizione per aiutare chi soffre di HS ad iniziare un percorso di cura presso i centri che hanno un ambulatorio dedicato ad una patologia ancora oggi di difficile diagnosi.
L’HS infatti si manifesta con la formazione di cisti, noduli, ascessi e lesioni dolorose nella zona inguinale, ascellare, perianale, gluteale e sotto il seno e, meno frequentemente, sul cuoio capelluto, collo, schiena, viso e addome. Il quadro clinico non è sempre facile da riconoscere e può simulare delle comuni “cisti sebacee” o essere scambiata per altre patologie (acne, follicoliti). La diagnosi precoce è fondamentale nella cura dell’HS, evitando la progressione verso forme invalidanti.
Venerdì prossimo, così, presso l’U.O. di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini di Catanzaro (in Viale Europa), diretta dal Professor Ugo Bottoni, chi soffre di HS potrà usufruire di una visita gratuita, previa prenotazione. Per prenotare si può telefonare al numero 392 8077216 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
“Che nome dai alle tue cisti?” è Patrocinata da Inversa Onlus, la prima e unica associazione italiana per i pazienti affetti di idrosadenite suppurativa (HS) e nasce per sopperire alle necessità e difficoltà dei malati legate alla gestione di una patologia cronica invalidante.
L’associazione, fondata nel 2010 da Giusi Pintori, sostiene proattivamente ogni singolo malato, fornendo informazioni e sostegno, con l’obiettivo di aiutare le persone a vivere meglio.
“Inversa Onlus ha dato il suo patrocinio alla campagna perché l'esperienza dei pazienti mette in evidenza che ridurre i tempi di diagnosi significa avere prima supporto e assistenza e quindi diminuire le drastiche conseguenze sulla qualità della vita di chi è affetto da HS”, afferma Giusi Pintori, Presidente di Inversa Onlus. “Agire tempestivamente con terapie, modifiche nello stile di vita, adeguamenti alimentari, educazione del paziente e sostegno psicologico e sociale – prosegue - sono infatti componenti essenziali della cura all'HS. La persona affetta da HS spesso soffre da sola da molto tempo, a questa dico: Ogni passo fatto è un passo verso te”.