Rovito: D’Alessandro contrario al centro immigrati di Silvana Mansio
Il renziano Felice D'Alessandro, sindaco di Rovito e consigliere provinciale, spiega le ragioni per cui ritiene inopportuna l’apertura di un centro di accoglienza per immigrati in località Silvana Mansio, nel territorio del nuovo comune di Casali del Manco riportando le parole della docente Donatella Loprieno dell’università della Calabria, esperta in diritto dei migranti.
“La nota di Felice D’Alessandro sulla possibile apertura di un centro di accoglienza straordinaria a Silvana Mansio, nel cuore della Sila, è non solo assai infelice di per sé afferma la docente, ma mi lasciano basita le considerazioni che il sindaco adduce a sostegno della vertenza. Nella nota, infatti, - afferma Donatella Loprieno - ‘si decantano le bellezze della zona (e su questo niente da dire) per poi immediatamente ammettere come nella stessa non ci sia nulla: né scuole, né uffici postali, né strutture sanitarie’. Assai sarcasticamente la docente, facendo il verso alle parole del sindaco, dice: ‘Il posto è delizioso ma questi immigrati o non avrebbero nulla da fare (ah, si sa, l’ozio è il padre di tutti i vizi!) oppure potrebbero addirittura essere lasciati liberi di fare quello che vogliono senza alcuna regola e senza alcun controllo da parte delle forze dell’ordine”.
“Il sindaco, i sindaci tutti, - argomenta la docente - dovrebbero sapere benissimo che l’unica strada per non subire la presenza sui propri territori dei richiedenti asilo è aderire alla rete Sprar, sì da trasformare la presenza dei migranti in opportunità di crescita. La Calabria con il suo modello Riace (ma anche Acquaformosa e decine di altre esperienze) è studiata in tutta Europa e le università straniere ci chiedono di esportare le nostre buone pratiche”.
Infine ricorda che i colpi mortali al turismo ‘in quantità’ li abbiamo dati noi, con le discariche, con l’incuria, con l’incapacità di curare la bellezza della nostra terra, con l’acquiescenza al potere delle mafie.