Toquinho, Selma Hernandes e i Cumedede’ per Suoni Festival Etno Jazz
I 50 anni di carriera dal suo primo disco “O Violão che uscì nel 1966, il grande chitarrista e cantante brasiliano di origini italiane, Toquinho, pseudonimo di Antonio Pecci Filho , ha deciso di festeggiarli con il Festival Etno Jazz “ Suoni” XII edizione. L’evento è organizzato dalla Pro Loco cittadina, (presidente, Eugenio Iannelli Direttore Artistico, Gerardo Bonifati) con il contributo del Comune di Castrovillari, la Gas Pollino, della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Parco Nazionale del Pollino, in collaborazione con la FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) la Uisp, l’UnpliI, lo Iov , l’Ipseoa e con i brand A.C.T. (Ambiente, Cultura, Turismo) “ Castrovillari Città Festival” e con l’apporto di numerosi sponsor privati.
L’appuntamento con il grande artista è in programma nella Corte del Castello Aragonese, giovedì 27 luglio con inizio alle ore 21,45; con lui sul palco un’altra grande artista brasiliana, Selma Hernandes, cantante, interprete , compositrice che porta in giro nei suoi concerti, le radici della musica brasiliana intrecciate a sonorità attuali. Insieme daranno vita ad un tributo alla musica brasiliana e soprattutto un omaggio a tutti quei grandi amici con cui Toquinho ha condiviso tanta musica e tanta poesia.
La “saudade” di Tom Jobim, che quest’anno avrebbe compiuto 90 anni, e del suo grande amico e collaboratore Vinicius de Moraes, di Baden Powell, Carlos Lyra, Chico Buarque, Menescal e tanti altri. Il palco si trasformerà in uno spettacolo di grande fascino. Milioni di appassionati hanno dentro il cuore le melodie di “La voglia e la Pazzia, L’incoscienza e l’allegria”, “Senza Paura”, “Samba della Benedizione”, “Samba per Vinicius” ,“Aquarello”, solo per citare alcune delle canzoni legate a una carriera fatta di grandi successi dell’artista miscelati ai generi musicali, di tradizione e modernità non esclusivamente etnico ma internazionale della grande Selma Hernandes , che ha iniziato a suonare la chitarra a sei anni; a 13 la sua carriera inizia come cantante in un gruppo di giovani musicisti di Sao Paulo con i quali ha lavorato per 5 anni. I testi delle sue canzoni sono quasi tutti scritti da lei che evidenzia continuamente lo spirito del suo popolo e del suo paese, dello stile di vita brasiliano che porta ad affrontare tutto con estrema calma in base al concetto: Posso rendere bene e tanto anche senza farmi prendere dalla frenesia e dall'isterismo.
Ma la prima serata dei grandi concerti di “Suoni”, inizierà intorno alle 21,00 nel chiostro del Protoconvento francescano con il concerto di Musica Etnica dal titolo emblematico “ Nicciabbaca” a cura dei “Cumededè” L’ensemble percorrerà sentieri musicali che andranno dalle sonorità africane alle grida di protesta del Sudamerica, dalla Genova di Faber alle nostre terre, quella nostalgica di Pino Daniele, quella amara di Domenico Modugno, dalle canzoni di lotta calabrese a quelle passionali e struggenti siciliane, attraversando le cornici d'oriente; un viaggio intorno al mondo da Sud a Sud. I “Cumededè” restituiscono al tamburo a cornice, una nuova veste, non più confinato nelle sue radici popolari ma protagonista sorprendente anche di tutta la musica proposta, rimanendo allo stesso tempo in grado di toccare luoghi intimi, profondi e antropologicamente significativi.
L'ensemble è composto da dodici elementi, tra cui otto percussionisti, cattura e affascina immediatamente l'ascoltatore, saziando i gusti musicali di più generazioni. Sul palco, ad incantare il popolo di “Suoni” Checco Pallone (chitarra/tamburi),Piero Gallina (violino, lira calabrese), Carlo Cimino (basso elettrico), Federica Greco (voce/tamburi),Francesca Ricca Zupi (voce/tamburi), Tiziana Grezzi (voce), Serenella Garofalo (tamburi), Raffaella Damiano (tamburi), Angelo Artuso (tamburi), Pasquale Morrone (tamburi), Carlo Antonante Bugliari(tamburi), Alessandra Colucci (tamburi/cajon). Al concerto, sarà presente anche il sax di Nicola Pisani, la mandola di Giuseppe Pallone, la fisarmonica di Enzo Naccarato, la voce di Aldo D'Orrico e il violoncello di Alessandra Ciniglia.