Falcomatà: successi investigativi, in memoria dei carabinieri Fava e Garofano
“Plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che attraverso una efficace opera di intelligence hanno avuto l’intuizione, oggi verificata, di ricondurre alla responsabilità della ‘ndrangheta e assicurare alla giustizia, i mandanti delle operazioni stragiste che insanguinarono le città di Milano, Firenze e Roma a cavallo tra il 1993 e il 1994”.
E’quanto dichiara il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che aggiunge a margine:
“I successi investigativi di oggi siano motivo per fare memoria dei fedeli servitori dello Stato, i carabinieri calabresi Antonino Fava e Giuseppe Garofano che persero la vita in occasione di quei tristi fatti. A loro e alle loro famiglie, insieme a tutti gli uomini e donne dello Stato che proteggono la nostra sicurezza e si battono per la giustizia, va la nostra più profonda gratitudine”.
nota Procura di Reggio
"Con una brillante operazione di polizia giudiziaria, significativamente coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, l’Arma dei Carabinieri, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria ha assicurato alla giustizia due elementi di spicco della criminalità organizzata, entrambi gravemente indiziati quali responsabili, in qualità di mandanti ed istigatori degli eventi delittuosi commessi in danno di appartenenti all’Arma dei Carabinieri.
Il Prefetto ha rivolto un messaggio di sincero compiacimento e vivo apprezzamento agli esponenti della Magistratura, al Questore, al Comandante Provinciale dei Carabinieri, alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e dell’Arma che hanno operato con determinazione e professionalità nella disarticolazione di una rilevante cosca ‘ndranghetista della fascia tirrenica della provincia reggina.
Il risultato giudiziario conseguito contribuisce a rafforzare la fiducia dei cittadini calabresi nelle Istituzioni dello Stato impegnate, in un costante rapporto sinergico, a prevenire, contrastare e reprimere le forme di dominio della criminalità organizzata nel tessuto sociale, civile ed economico della provincia".