Caso “Gambling”: 30 condannati, 4 anni a superpentito Gennaro

Reggio Calabria Cronaca

Pioggia di condanne per “Gambling” al termine del processo con rito abbreviato. Il Giudice dell’Udienza Preliminare di Reggio Calabria – Nicolo’ Marino - ha inflitto 4 anni al superpentito Mario Gennaro, considerato il vertice dell’organizzazione a delinquere sgominata con l’operazione “Gambling” della Procura Antimafia reggina. Lo apprende Agipronews da fonti legali.

Il Pm Stefano Musolino aveva chiesto per il protagonista della vicenda 3 anni di reclusione e 400 euro di multa, la pena è stata però resa più pesante dal giudice. “Mariolino” ha comunque ottenuto dalla Procura un forte sconto sulla pena - dai 9 anni della richiesta base - grazie al contributo decisivo fornito sia alle indagini sul gioco online illegale sia su altri filoni di inchiesta che riguardano le attività criminose del clan Tegano. Nell’operazione internazionale contro le scommesse online illegali - condotta giusto due anni fa, nel luglio 2015, dalla Direzione Distrettuale Antimafia – ricorda Agipronews, erano stati sequestrati beni per 2 miliardi di euro e arrestate 41 persone. Il Gup Marino ha accolto quasi integralmente le richieste dell’accusa, condannando 30 imputati e assolvendone 6.

Condanne – oltre che per Mario Gennaro – anche per l’avvocato A.V. (8 anni), Margherita Giudetti (6 anni), Luca Gagni (4 anni e 8 mesi). Le pene più pesanti sono state inflitte a Cesare Ventura, Terenzio Minniti e Giovanni Ficara (12 anni).

I trenta condannati del caso “Gambling” – dopo la sentenza di primo grado del processo con rito abbreviato - dovranno risarcire ministero degli Interni e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che si erano costituiti parte civile. Lo ha stabilito il Giudice per l’Udienza Preliminare, Nicolò Marino.

“Il risarcimento del danno sarà liquidato nella competente sede civile”, è scritto nel dispositivo di condanna degli imputati visionato da Agipronews, mentre è stata rigettata l’istanza di provvisionale. Il Viminale aveva evidenziato – a causa dell’attività del gruppo criminale - danni patrimoniali e non patrimoniali, con una richiesta al Tribunale di due milioni di euro e una provvisionale di 500mila euro, mentre i Monopoli di Stato avevano lamentato danni per 4,2 milioni di euro per l’imposta non riscossa, con una provvisionale per due milioni di euro. Sarà ora il giudice civile a definire l’entità dei danni subiti dalle due amministrazioni.

(Aggiornata alle 19:30)