Gestione Servizi. Usb: lavoratori a casa e politica a fare il bagno a mare
“Dalla presidenza all’Assessorato al lavoro regionale si vive nel paese dei balocchi dove tutto è finto e tutto comprensibile, tutti hanno una giustificazione e la possibilità di scaricare questo ingombro su qualcun altro”.
Esordisce così una nota di Antonio Jiritano, dell’Usb confederale della Calabria riferendosi al fatto che da mesi la sigla aspetta un incontro per dare una risposta a 63 lavoratori della Gestione Servizi di Crotone, “messi al lastrico – affermano dal sindacato - da una gestione fallimentare, dove l’unico interesse era lo sperpero delle risorse tanto è che hanno accumulato 12 milioni di debiti ed ora vorrebbero recuperarli sulle spalle dei lavoratori che non percepiscono ormai da 18 mesi nemmeno una lira”
“In compenso però – sbottano dall’Usb - si sono invitati gli amici di altri sindacati per la solita passerella sfruttata da leader sindacali in cerca di qualche gloria in un momento in cui il loro consenso è a dir poco calante, per comunicare al mondo del non lavoro che stanno discutendo di aria fritta”.
L’Unione sindacale sostiene che anche oggi ha tentato di intravedere una minima possibilità di trovare uno spiraglio, anche minimo, “per dare la possibilità a questi lavoratori non di trascorrere le ferie, ma poter portare il pane a casa per le loro famiglie, impossibile! Tutti a festeggiare le agognate ferie dopo anni di successi politici regionali con un tasso di disoccupazione da record. Ma non sono argomenti da toccare, potremmo disturbare il bagnetto a mare!”
La Sigla rammenta poi che il 9 agosto scorso, alla Provincia di Crotone e alla presenza del presidente, si è svolta l’ennesima riunione dove sarebbe emersa, sempre a detta dell’Usb, la “politica del Ponzio Pilato … facendo trasparire che neanche dalla Regione potranno arrivare indirizzi positivi alla vertenza”.