Iacucci: “La tragedia nel centro storico chiede un forte raccordo fra le istituzioni”
“La tragedia che ha colpito il centro storico di Cosenza non ci può lasciare indifferenti. Un dramma umano, legato al disagio psichico e sociale delle vittime, che ci porta dolore e sgomento. Come Istituzione ci stringiamo intorno alla famiglia, al quartiere e alla Città, così duramente colpiti da un disastro che era prevedibile, ma la morte di queste tre persone chiama in causa la necessità di un forte dialogo fra tutte le Istituzioni, perché per risolvere le emergenze – anche e soprattutto quella sociale – occorre un forte raccordo fra le stesse”.
A dichiararlo è il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che nell’esprimere il proprio cordoglio per la sciagura verificatasi nel Centro Storico di Cosenza, con tre persone morte in un incendio divampato nel pomeriggio di ieri forse a causa di una fuga di gas da una bombola, parla di una tragedia che è anche figlia di un disagio sociale, sanitario e urbano.
“È assolutamente necessaria una riqualificazione del Centro Storico di Cosenza – continua Iacucci – e la Provincia è disponibile a continuare ad impegnarsi in tal senso, posto che siamo già fortemente impegnati su questo. Ne sono esempio il totale trasferimento degli Uffici provinciali nel Centro Storico, l’allocazione del Provveditorato agli Studi, il Comando della Polizia Provinciale, il recupero del Convitto Nazionale, le Canossiane e la ristrutturazione e l’adeguamento sismico del Liceo Classico “Telesio”.
Per il Presidente della Provincia, “occorre però un impegno mirato e forte da parte del Comune di Cosenza, unitamente a una forte sinergia, oltre a un raccordo strettissimo con la Regione, che ha già programmato nel POR e nel Patto per la Calabria risorse importanti per il recupero e la qualificazione delle aree urbane e dei Centri Storici. La sfida è difficile – conclude Franco Iacucci – ma abbiamo il dovere di impegnarci per togliere dal degrado uno dei Centri Storici più belli d’Italia con il suo patrimonio umano, architettonico, culturale. La Provincia è pronta a fare la propria parte e a continuare in questo impegno”.