Festa della Madonna della Consolazione. Morosini: “tradizione e recupero dei valori cristiani”
Domani inizieranno i festeggiamenti annuali in onore della Madonna della Consolazione a Reggio Calabria. Con l’occasione Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini rivolge l’invito a “interrogarci sulla valenza religiosa e civile di questa festa, che sta al centro della fede del popolo e incarna un po’ l’identità stessa della nostra città”.
“Come cristiani vi sollecito a celebrarla sapendo che non possiamo scindere Maria da Gesù. La fede cristiana ruota attorno al mistero di Cristo; perciò le feste di Maria e dei Santi vanno celebrate in relazione a Cristo, al suo mistero, alla sua missione e al suo Vangelo. Non possiamo, perciò, dire di onorare la Madonna e rimanere indifferenti rispetto al grave e progressivo depauperamento dei valori che accade attorno a noi – commenta Morosini aggiungendo che questi “sono valori evangelici che hanno sorretto, finora, la nostra vita individuale, familiare e collettiva. Non possiamo riunirci, con fede, nel nome della Madre consolatrice e continuare ad organizzare, pervicacemente, la vita personale, familiare e sociale come se il Vangelo non esistesse più, anzi con la pretesa che dobbiamo ormai accettare inesorabilmente il corso che ha preso la società”.
“Non possiamo dichiarare – sottolinea ancora nella nota - che la Madonna è Patrona della nostra città, se accettiamo che la deriva morale intrapresa nella nostra città debba essere irreversibile, quasi che la Madonna, legata a Gesù e al Vangelo e che dichiariamo nostra Patrona, non avesse da dirci nulla sui valori che stiamo abbandonando”.
Ancora una volta tuona con tutte le sue forze il vescovo “interrompiamo la separazione tra fede e vita in tutti gli aspetti della nostra esistenza. Come si può dichiarare la Madonna patrona di una città, se i valori evangelici che la Vergine incarna sono disattesi e non vengono più considerati come un orientamento per l’organizzazione del vivere comune? Come cittadino e figlio di questa città mi riconosco culturalmente in questa festa e in tutto ciò che vi ruota attorno: vi chiedo, però, di amare di più la nostra città, ciascuno secondo le responsabilità e i doveri che ha verso di essa. Amiamo e difendiamo la natura che ci circonda, il decoro delle sue strade e monumenti, la nobiltà delle sue istituzioni, la grandezza della sua cultura, la bellezza della sua storia”.
“Amiamo Reggio e Reggio sarà grande. Amministriamola con rettitudine ed essa crescerà sempre più. Rispettiamola osservando la legge ed essa sarà vivibile. Facciamone la somma di tutti quei beni che noi vogliamo e desideriamo per vivere in pace e felici. E Reggio sarà un bene comune alla portata di tutti: sarà possibile realizzarlo a costo di sacrifici personali. Ci impegneremo a difendere Reggio, consapevoli che difendendo la nostra città difenderemo il nostro presente e il nostro futuro”.