Ospedale senza sangue. Record all’Avis Crotone: maxi raccolta in sole 24 ore
Il grande cuore dei donatori di sangue non si ferma mai. Quella che stiamo per raccontare è la storia di una straordinaria azione di volontariato che svolge da decenni il popolo dell’Avis crotonese. Sembra un racconto tratto dal libro Cuore ma è realtà.
Giovedì scorso, 7 settembre, intorno alle 11 del mattino, squilla il telefono nella sede dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue, e qualcuno pensa ad una delle tante chiamate quotidiane: chi sbaglia numero o addirittura si confonde chiedendo un’auto a noleggio.
Ma niente di tutto ciò: dall’altro capo del telefono una voce, quasi rassegnata, che arriva dal Centro trasfusionale dell’ospedale di Crotone: “Non abbiamo sangue di gruppo Zero, certamente non arriveremo a sabato”.
Un po’ di stupore coglie gli operatori, considerato che nel trimestre estivo è stato raccolto quasi il 10% di sacche in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, nonostante un’interruzione di circa una settimana nel mese di giugno. Dopo lo stupore, però, occorre trovare una soluzione al problema. Che è serio.
Dalla sede Avis partono subito le prime telefonate al presidente provinciale, Pietro Vitale, a quello comunale, Ermelinda Gaetano e al solito Franco Rizzuti, già presidente e da più anni riferimento dell’Avis pitagorica.
Bastano pochi minuti di confronto serrato tra pessimismo e voglia di cominciare a lavorare per avviare le iniziative del caso. Così vengono verificate nel giro di poche ore le possibilità per risolvere il problema. Un problema non da poco se si considera che nell’estate scorsa, in quasi tutti i paesi della provincia, sono state avviate tante raccolte, 26 nel solo di agosto, e sono state svolte diverse iniziative a favore dei donatori per trovarne di nuovi.
Se poi si aggiunge a ciò che l’utilizzo di sangue dell’anno in corso è stato superiore alla norma e la raccolta e le relative chiamate hanno già coinvolto molti donatori, le speranze di venire incontro alla richiesta di aiuto del Centro trasfusionale sembravano ridotte al lumicino.
Ma in sole 24 ore dalla richiesta di aiuto è arrivata la telefonata che ha rasserenato gli animi: a quell’ora erano state raccolte 34 donazioni, un quantitativa che per chi non conosce questo settore parrebbe nulla. Si pensi però che la media giornaliera di donazioni al SIT, nell’intero 2016, è stata di poco inferiore a 11 sacche al giorno, e nel primo semestre dell’anno in corso di sole 8,5 unità quotidiane.
Le buone notizie non sono però finite: anche il giorno successivo (sabato 9 settembre), altri 24 donatori sono riusciti a rispondere all’appello, rendendo completo il raggiungimento dell’obiettivo immediato di arrivare a sabato senza affanni.
Perché proprio il sabato? Presto detto: domenica si effettuano le raccolte dell’Avis e, per esempio, il 10 settembre sono state ben 84 le donazioni effettuate, cosa questa che avrebbe permesso di ritornare alla normalità anche in caso di situazioni difficili.
E infine la ciliegina sulla torta: oggi lunedì 11 settembre, nonostante il preannunciato maltempo e l’allerta meteo, ben 23 donatori hanno inteso rispondere all’appello e donare sangue.
Per tutto questo, per la grande volontà di donare e per l’immenso cuore dimostrato ancora una volta, l’Avis ha voluto ringraziare tutti i donatori che hanno risposto all’appello e che hanno reso possibile questo piccolo miracolo. Inoltre, l’invito a tutti è quello di continuare a donare o di iniziare a farlo per poter aiutare gli altri, in particolare quelli che soffrono e che non riuscirebbero a condurre una vita normale senza il prezioso liquido.