Gettonopoli alla Provincia di Crotone, prosciolti i 21 ex consiglieri
Si sgonfia definitivamente l'indagine “Gettonopoli” alla Provincia di Crotone. Stamani, infatti, il Gup Francesca Familiari ha prosciolto tutti i 21 ex consiglieri in carica tra il 2009 ed il 2013 quando alla guida dell'ente intermedio c'era Stano Zurlo.
Gli stessi consiglieri, nell'aprile 2016, avevano ricevuto l'avviso di conclusione indagini, con la contestazione, a vario titolo, dei reati di falso, truffa ed abuso d’ufficio.
Oggetto dell'indagine erano stati i gettoni di presenza nelle commissioni provinciali che sarebbero stati incassati dai consiglieri negli ultimi mesi di incarico, in particolare tra il 1° di gennaio ed il 30 di giungo del 2014.
L’avviso di conclusione delle indagini era stato inviato, dunque a 22 dei 24 consiglieri allora in carica: Giuseppe Frandina, Michelangelo Greco, Pietro Caterisano, Raffaele Martino, Natale Martucci, Francesco Matarise, Gianfranco Grano, Umberto Lorecchio, Carmela Scutifero, Pietro Caligiuri, Francesco Spina, Ferdinando Muto, Donato Proietto, Salvatore Lucà (nel frattempo deceduto), Ubaldo Schifino, Giancarlo Devona, Antonio Scigliano, Giuseppe Berardi, Rodolfo La Bernarda, Antonio Barberio, Pasqualino Lerose e Salvatore Bonofiglio.
Erano rimasti fuori dall’indagine, Benedetto Proto, all’epoca Presidente del Consiglio che dunque non percepiva il gettone e Mariella Maio che da consigliere aveva chiesto di non essere retribuita per le riunioni.
Le indagini vennero eseguite dalla Digos di Crotone: sotto esame la presunta mancanza dei verbali di alcune riunioni delle commissioni e sulla base delle cui presenze venivano poi calcolati i cosiddetti “gettoni” dell’importo di oltre 37 euro. In taluni casi, inoltre, mancherebbe anche il verbale della stessa seduta.