‘Nndrangheta in Lombardia, auto in fiamme davanti casa del sindaco di Buccinasco
Un’auto è stata data alle fiamme davanti all'ingresso dell'abitazione del sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, che nelle scorse settimane era stato destinatario di una lettera del boss Rocco Papalia, scarcerato a maggio dopo oltre 25 anni di carcere, ritenuto il padrino della cosiddetta "Platì del Nord'.
Nella lettera Papalia avrebbe chiesto il silenzio, dal momento che si sentirebbe vittima dei media, così da appellarsi al sindaco. Il boss ha scritto “di avere doveri ma anche il diritto al rispetto di quella sfera di intangibilità che ci rende un Paese civile. Proprio in nome di quella pace sociale da tutti doverosamente inseguita, e di là di intemperanze dei mezzi di comunicazione, ci appelliamo dunque a Lei per condividere i medesimi auspici”.
Papalia ha, insomma, chiesto di essere considerato un normale cittadino. E la risposta del primo cittadino non si è fatta attendere, perché Pruiti ha scritto che “Buccinasco non starà in silenzio, Buccinasco non potrà mai considerare Rocco Papalia come un cittadino uguale agli altri, perché lui non lo è. Non possiamo far finta di niente e dimenticarcene, tutt’altro, noi lo vogliamo far sapere a tutti, vogliamo far conoscere la storia della ‘Platì del Nord’, un appellativo che non abbiamo scelto noi e non ci piace ma che non possiamo ignorare”.
Papalia, è ritenuto boss della ‘ndrangheta, ed è tornato a casa dal carcere da quasi quattro mesi dopo 26 anni di reclusione con le accuse di omicidio, sequestro di persona, traffico di droga e armi e associazione.
L’incendio dell’auto è avvenuto intorno alle 6.20 di questa mattina in una strada centrale del centro del milanese. La vettura data alle fiamme è della fidanzata del vicino del sindaco. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, che sono intervenuti sul posto con i vigili del fuoco. L'ipotesi è che il gesto fosse rivolto al sindaco, ma al momento gli investigatori non escludono altre piste.