Battaglia (Dsi): “aggressione Sprar di Acquaformosa, avevamo già lanciato l’allarme”
"Il sequestro degli operatori dello Sprar di Acquaformosa da parte di due nigeriani che hanno dato in escandescenza pretendendo più denaro e l’aggressione ai danni dei carabinieri intervenuti per riportare l’ordine sono fatti di una gravità inaudita. Esprimiamo la nostra piena solidarietà alle vittime della violenza dei due nigeriani, soprattutto ai tre carabinieri finiti all'ospedale".
Lo dichiara Leo Battaglia a capo del Dipartimento Sicurezza ed Immigrazione - "quanto accaduto non ci sorprende, avevamo infatti lanciato il nostro allarme per i disagi e i pericoli per le continue aperture di Sprar e Cas ma i nostri appelli sono caduti nel vuoto. L’arrivo di decine di immigrati soprattutto nei comuni più piccoli ne stravolge la vita quotidiana - prosegue veemente Battaglia - sono tanti i cittadini esasperati che negli ultimi mesi ci hanno espresso le loro preoccupazioni per la sicurezza, l’ordine pubblico e per eventuali rischi igienici sanitari. Noi ci siamo fatti portavoce di questo disagio e abbiamo denunciato tutto ciò puntando il dito contro il business dell’immigrazione e al giro di affari di milioni di euro nato attorno all’accoglienza".
"Altro che solidarietà - conclude Battaglia - auspichiamo che quanto accaduto ad Acquaformosa non sia solo l’inizio di un’escalation, ma rimanga un fatto isolato che faccia aprire gli occhi a Manoccio e al centrosinistra, non si può infatti pensare di accogliere tutti indiscriminatamente senza pensare alle conseguenze".