Operaio morto sull’A3: chiesta condanna per 5 imputati
La Procura di Reggio Calabria ha chiesto la condanna dei 5 imputati accusati di essere responsabili della morte di Serafino Sciarrone, l’operaio 35enne morto nel corso della costruzione della galleria “Paci” sull’A3 Salerno-Reggio Calabria .
L’uomo, padre di due figli, lavorava alle dipendenze di una società affidataria del Contraente generale del VI macrolotto della Salerno-Reggio Calabria ed è stato travolto da una cassaforma in acciaio utilizzata per il getto della base della calotta della galleria, che – secondo i primi rilievi - dopo essere stata posata a terra da un sollevatore telescopico, si è ribaltata, schiacciandolo.
Il pubblico ministero Gianluca Gelso ha chiesto 2 anni e un mese di reclusione per Massimo Perri, datore di lavoro;Carlo De Giorgi, direttore tecnico del cantiere; Nicola Di Lascio, Preposto della ditta del controllo del cantiere e Felice Trimboli, responsabile del servizio di prevenzione protezione. 1 anno e quattro mesi di reclusione sono stati invece chiesti per l’operaio Filippo Morgante.