Celebrata la Cena Ecumenica dell’Accademia Italiana della Cucina
Si è svolta, presso un noto locale di Bocale, sulla S.S. 106, la cena ecumenica delle delegazioni calabresi Area Grecanica – Terra del bergamotto e Locride Costa dei gelsomini dell’Accademia Italiana della Cucina, Ente di Cultura riconosciuto dalla Repubblica Italiana, Organismo No-Profit e d’indipendenza totale da organizzazioni di produttori, cuochi e ristoratori.
La Cena Ecumenica è una caratteristica nella quale tutti gli Accademici e tutte le Delegazioni si trovano spiritualmente uniti in un’unica cena che si compie nello stesso giorno, in tutto il mondo ed è l’occasione per sviluppare, attraverso la convivialità̀, i valori della cucina italiana, con la valorizzazione degli elementi identitari del cibo dall’anno.
Hanno aperto i lavori i rappresentanti delle due delegazioni il vice delegato Enzo Vitale, per l’Area Grecanica ed il delegato Sandro Borruto, per la Locride i quali, intervenendo sull’importanza della riscoperta e valorizzazione delle innumerevoli risorse agro-alimentari del nostro territorio, hanno, poi presentato il tema della cena di quet’anno, che è stato individuato dal “Centro Studi Franco Marenghi” di Milano, descritto nel volume “L’uso dei formaggi nella cucina della tradizione regionale”, che è stato poi distribuito agli accademici ed agli ospiti presenti.
La simposiarca Maria Domenica Crea ha intrattenuto i partecipanti con un articolata relazione, fornendo dati scientifici e descrittivi delle tipologie dei formaggi calabresi.
La cena si è conclusa conferendo allo chef Tonino Mangano ed al gestore del locale Enzo Cuzzola il guidoncino dell’Accademia, a testimonianza dell’unanime apprezzamento delle tecniche di cucina ed il riconoscimento al ristorante della qualità di custode di tipicità.