Processo al “Branco di Melito”, Regione ammessa parte civile
La Regione Calabria è stata ammessa come parte civile nel processo al cosiddetto “branco di Melito”, il gruppo di giovani accusati dello stupro di una tredicenne del posto, e che in questi giorni si sta celebrando nell’aula bunker del Tribunale di Reggio Calabria.
La decisione è giunta all’indomani della solidarietà manifestata dal governatore Oliverio che, con la sua presenza davanti all’aula in cui si sta svolgendo il dibattimento, aveva voluto ribadire, ancora una volta, sostegno, solidarietà e vicinanza personale e istituzionale alla vittima e ai suoi familiari.
In quella occasione, come è noto, il Presidente fu aggredito verbalmente dai familiari di alcuni imputati nel che, rivolgendosi contro di lui, gridarono: “Tu non ci rappresenti”.
“Questa è stata la conferma che la decisione assunta dalla Regione è stata quella giusta. La Calabria - ha affermato lo stesso Oliverio - deve essere in prima fila nella battaglia contro la violenza alle donne e contro ogni tipo di violenza”.
“La Regione c’è – ha aggiunto - e continuerà ad esserci e ad impegnarsi perché si creino le condizioni affinché episodi come quelli accaduti a Melito e nel Paese, che quotidianamente riempiono le pagine nazionali dei giornali, non accadano mai più”.