Vibo. Tensione al congresso del Pd, parole grosse e poi arriva la polizia
Il congresso del circolo cittadino del Pd di Vibo Valentia che si trasforma in una bagarre. Parole grosse, qualche spintone volati tra Michele Soriano, componente della direzione regionale, ed il renziano segretario provinciale Enzo Insardà con il primo che ha chiamato la polizia per far riportare calma e ordine nella sede di Via Argentana.
Tensioni e scontri dunque nella giornata in cui nel circolo si era chiamati a congresso e durante il quale si è proceduto all’elezione a segretario di Francesco Pacilè.
Per Soriano il congresso non avrebbe potuto svolgersi perché non convocato dal segretario di circolo. A quel punto Insardà ha posto una mozione per far procedere i lavori ribadendo la possibilità di fare ricorso nelle sedi opportune.
Il dirigente, in una lettera inviata ai vertici nazionali e regionali del partito, aveva addebitato a proprio al segretario provinciale la responsabiltà di avere impedito il voto di 50 iscritti nel congresso di circolo di Piscopio.
Durante il dibattito ancora parole grosse, in particolare tra i capicorrente e il rappresentante della direzione regionale, tant’è che gli agenti della polizia hanno dovuto rimettere ordine.
“Questa convocazione è illegittima, si tratta di un atto di forza. Manca l’elenco degli iscritti” ha sbottato fino alla fine l’ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale. Scontro durissimo con anche con Giuseppe Cutrullà sulla presenza nella sezione di alcuni elementi definiti “poco raccomandabili”.
A Soriano ha risposto lo stesso lo stesso Cutrullà, con un comunicato in cui afferma che “assistiamo ormai da mesi ad articoli di stampa del dott. Michele Soriano contro l'Asp, contro il Partito Democratico, da ultimo contro il Congresso della sezione Piscopio che ha visto la mia rielezione a segretario. Probabilmente Soriano dimentica che è stato lui ad aver guidato per anni il Partito Democratico vibonese, nonché di essere stato primario ospedaliero fino a qualche mese fa: pertanto, se in entrambi i casi vi siano delle criticità, lui non può che esserne moralmente corresponsabile”.
Il consigliere comunale prosegue sottolineando come lo stesso dirigente regionale continui a chiedere il rispetto delle regole “perciò – sbotta - mi sembra opportuno, per onestà intellettuale, ricordare alcuni eventi: nella sezione Vibo città il tesseramento è sempre stato effettuato dal segretario del circolo, suo figlio avv. Stefano Soriano, e quindi se irregolarità ci sono, le stesse sono da addebitare esclusivamente al medesimo segretario”.
Ma non solo, secondo Cutrullà Soriano dimenticherebbe che il circolo di Vibo da ormai tre anni “ha chiuso le sue porte; dimentica che il Segretario Stefano Soriano non ha mai convocato un direttivo in 4 anni; dimentica che lo stesso Segretario è stato eletto con soli 24 voti, su più di 300 iscritti; dimentica che subito dopo le elezioni comunali non è stata concessa l'analisi del voto agli iscritti del circolo di Vibo. Ebbene, come disse qualcuno, avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria. Una gestione, quella dei Soriano, assolutamente fallimentare”.
Quanto alle recenti accuse mosse su Piscopio, il consigliere sottolinea che “si è celebrato un congresso con 40 persone, a cui lo stesso Soriano ha partecipato. A nessuno è stato impedito di tesserarsi, nel pieno rispetto dei principi di democraticità cui si ispira il Partito, ma forse il Dott. Soriano, a causa della sua scarsa presenza nella frazione, disconosce che alcuni ex tesserati a lui vicino hanno deciso di non rinnovare la loro iscrizione al partito”.
“I 48 attuali tesserati – aggiunge - sono i democratici e compagni storici di Piscopio, basta fare un confronto con gli altri anni, pertanto anche qui Soriano riporta inesattezze; dal momento che non è stato presente, non è a conoscenza del fatto che sono proprio molti tra gli attuali tesserati coloro che da anni organizzano le primarie, e si operano fattivamente per il Partito. Soriano dovrebbe sapere bene che la mia segreteria ha sempre comunicato le date dell'apertura del circolo per il tesseramento, sia alla segreteria provinciale sia ai media locali”.
Cutrullà ritiene poi “molto grave” che Soriano “si sia limitato a consegnare un elenco di nominativi al segretario provinciale Insardà, credendo che si potessero tesserare persone senza che le stesse nemmeno si recassero presso la sede congressuale per ritirare materialmente la tessera e versare la propria quota; a tale modalità io non ho acconsentito e mi sono fermamente opposto. Peraltro, circostanza ancora più grave, quando il segretario provinciale Insardà mi ha fatto visionare quell’elenco ho subito contattato, in presenza del segretario provinciale stesso, alcune tra le persone indicate, le quali mi hanno risposto di non aver mai dato il proprio assenso per tesserarsi”.
La situazione, sebbene tesa, non è però degenerata e i lavori del congresso sono ripresi senza altri problemi.