La Prossima replica a CN24: “Pugliese ha restituito alla città il gusto dell’esercizio democratico”
A seguire riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica inviataci da Peppino Cosentino de “La ProssimaCrotone” - lista a cui fa riferimento il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese - e nella quale apre il dibattito partito dall’articolo pubblicato su CN24, a firma del nostro Vito Barresi, il 9 novembre scorso, dal titolo “I 10 Fallimenti di un Sindaco ‘Quasi’ Inutile” (CLICCA QUI per leggere l’articolo)
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“Nel leggere la requisitoria del caro Vito Barresi del 9 Novembre c.m., mi è venuto spontaneo sussurrare: Tu quoque, Brute, fili mii!
Non perché Io attribuisca discendenze al sociologo-giornalista, ma piuttosto perché non mi aspettavo di vederlo confuso nella proliferazione di astrazioni ed invenzioni che tutti i giorni violentano la comunicazione.
Una penna erudita e, soprattutto, una formazione culturale, politica e naturalmente sociologica che ci ha abituati per tanti anni ad analisi sì approfondite, ma assolutamente scevre da tentazioni induttive che tradiscono il suo metodo che è poi la condensazione aggiornata e rivisitata del maestro Popper.
Se Vito me lo consente, applicando il suo criterio, direi che sul Sindaco di Crotone peserebbero le responsabilità anche di un prossimo e possibile “conflitto nucleare”!
Non ha mai mancato di sottolineare, in passato, quanto la perifericità di Crotone fosse una grave responsabilità delle Amministrazioni degli ultimi quaranta anni; ha sempre ribadito quanto il regionalismo calabrese si sia sempre connotato per la propria inconcludenza e per una mancata visione generale delle logiche evolutive economiche e sociali.
Per la famosa proprietà transitiva mi sembra poco accettabile concludere che il Sindaco e la propria Amministrazione siano riusciti in un anno e mezzo a perpetrare tanti misfatti che in realtà già preesistevano.
Allo stesso modo mi sembra campato in aria definire gli Sculco oligarchi considerando che in 40 anni sono stati pochissimi i tempi di governo esercitati.
Anzi ad onor del vero Enzo Sculco è stato tra i primi, insieme a Te, a combattere le vere oligarchie politiche e non.
E la mia non è certo piaggeria!
Ho spesso condiviso con Lui che essere seri vuol dire anche non prendersi troppo sul serio.
Ognuno di noi vive fasi in cui riesce ad esaltare le proprie qualità e momenti in cui la propria lucidità è offuscata dalle problematiche quotidiane che affliggono tutti; sempre con massimo rispetto mi pare che sia prevalsa in questo momento la sensibilità emotiva e non la formazione razionale che ha sempre contraddistinto l’amico Barresi.
Per dirne una, lui conosce bene i meccanismi che insistono sulla chiusura e sulla riapertura di un Aeroporto, con tante competenze in campo e con la storica diseconomicità degli aeroporti calabresi e in massima parte italiani a far da gravame.
Soltanto un prolungato impegno politico e relazionale era riuscito a prolungarne l’apertura per l’esercizio provvisorio, impiegando le royalties escusse con una rapidità mai prima conosciuta.
L’Enac che è il “dante causa” aveva comunicato alla curatela fallimentare del Tribunale di Crotone la decisione di chiudere ben 10 giorni prima della scadenza prevista per l’ulteriore proroga.
Tant’è che nel bilancio del Comune di Crotone sono rimaste appostate royalties per 2,5 milioni di euro finalizzate all’Aeroporto.
Tutta la vicenda successiva che è ancora in evoluzione, andrà valutata secondo quelli che saranno i risultati concretizzati, non solo per l’apertura, ma soprattutto per la definitiva stabilizzazione dell’infrastruttura.
Per non appesantire questa mia replica, vorrei soltanto evidenziare che la vita delle Istituzioni prevede tutta una serie di attribuzioni e funzioni regolamentate e limitate, per cui non è possibile dare corso amministrativo alle logiche “pulsioni” che spingerebbero ad intervenire, magari senza risorse, ogni qualvolta si ci trova di fronte ad inefficienza ed emergenza.
È innegabile, secondo me, che l’Amministrazione Pugliese silentemente ha restituito alla Città di Crotone, dopo tanti anni, una “canovaccio”, quasi il “gusto” dell’esercizio della democrazia; basti solo pensare ai tanti Consigli comunali tenutisi in 16 mesi, e basterebbe fotografare il grande impegno della riorganizzazione della macchina comunale depauperata dalla cecità di altre amministrazioni e dalle successive spendig review.
Bisogna tener conto e ricordare che i Comuni da anni hanno visto ridursi i trasferimenti dello Stato; è quindi assolutamente necessario rilanciare la capacità progettuale della macchina amministrativa per intercettare fondi europei e non, soprattutto rendere possibile la messa in opera del Masterplan per la Calabria e di Crotone.
A proposito, Industria 4.0 potrebbe essere l’ulteriore occasione sprecata per una parte del Meridione, se lo Stato non riterrà di accompagnare, con politiche scolastiche e di formazione veramente innovative, lo strumento che promette di modernizzare il mondo imprenditoriale e produttivo.
Mi pare che un mandato amministrativo che prevede la durata di 5 anni è stato così tarato proprio perché le idee, i progetti, per essere trasformati in atti amministrativi hanno bisogno di tempo adeguato; non mi riferisco certo ai tempi cui purtroppo siamo abituati nel profondo sud.
Converrà con me Barresi che comunque i processi si articolano attraverso la dialettica processuale dell’accusa, della difesa e del giudizio definitivo.
Lui ha interpretato tutte le parti e questo non è in linea, lo ribadisco con la sua formazione. Chissà perché!
Una inveterata di questo genere me la sarei aspettata da Torromino o Correggia”.
Peppino Cosentino, “La ProssimaCrotone”