Omicidio Manzi. Parla il legale: il figlio l’avrebbe ucciso per proteggere la famiglia?
“Alessandro (Manzi, ndr.) ha dimostrato di essere persona che non si è sottratta alle proprie responsabilità”, ed avrebbe fatto trasparire il suo “affetto” e un “accentuato senso di protezione … nei confronti della madre e dei fratellini, a tal punto da indurlo, forse, a un gesto così estremo”.
Ad affermarlo è Ettore Zagarese, il legale che ha assunto la difesa del 26enne arrestato ieri dai carabinieri di Rossano con l’accusa di aver ucciso il padre, Mario (di 50 anni), sparandogli contro dei colpi di fucile nel corso, si presume, di una lite familiare.
Manzi se è costituito volontariamente ai militari dopo il grave fatto di sangue, che è avvenuto nella casa in cui viveva con il padre e la convivente di quest’ultimo.
E dunque il presunto affetto per la famiglia, che secondo Zagerese potrebbe essere alla base del delitto, sarebbe anche uno dei motivi che l’avrebbero convinto ad assumere il difficile incarico di difensore del 26enne, decisione a cui sarebbe giunto non senza “una lunga e profonda riflessione” , sostiene lo stesso legale.
“Un avvocato - conclude il penalista - non difende il delitto ma i diritti di ogni cittadino a essere parte di un giusto processo”.