Giornata nazionale, messi a dimora a Rende 30 alberi
Miriam, Ludovica, Alice e Vincenzo sono alcuni alunni dell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di Rende che hanno adottato, ieri, gli alberi piantati dall’associazione di volontariato I Giardini di Eva. In occasione della Giornata nazionale dell’albero, l’associazione, in collaborazione con l’Istituto Falcone e il Comitato cosentino degli alberi verdi, ha messo a dimora, a Rende, in viale dei Giardini, 30 alberi tra pini domestici, cedri del Libano, oleandri e piante officinali. I ragazzi, aiutati dai volontari, hanno anche ripulito una zona degradata del quartiere dove erano riposti i cassonetti della raccolta differenziata. Una magnolia e un melograno sono stati, invece, messi a dimora, domenica scorsa, in piazza Santa Teresa, a Cosenza.
L’associazione I giardini di Eva nasce nel 2012 con l’intendo di prendersi cura degli spazi verdi comuni trascurati ed in degrado. In cinque anni di attività, nell’area urbana cosentina, sono state messe a dimora più di 150 piante tra alberi ed arbusti, sono state donate 4 panchine, sistemati diversi cestini per i rifiuti e ripulite aree abbandonate ricoperte di spazzatura. Inoltre, sono stati organizzati tantissimi incontri con i ragazzi delle scuole e con i cittadini per promuovere insieme la cittadinanza attiva e il principio di responsabilità a partire da sé. L’associazione ha avviato collaborazioni proficue anche con le istituzioni locali.
In particolare il Comune di Rende ha aiutato i volontari a realizzare le buche per piantare gli alberi e ha preso degli impegni per rendere più vivibile le zone periferiche della città come viale dei Giardini. “Qualcosa sta cambiando – sottolinea Nadia Gambilongo de I Giardini di Eva - l’opinione pubblica ha recepito il messaggio e si è innescata una corsa a chi pianta più alberi. Questa emulazione, a distanza di cinque anni di azione volontaria, è straordinaria, le feste dell’albero si sono centuplicate e questo è un grande successo, l’importante è farlo con criterio mettendo piante a dimora che siano adatte al contesto, tenendo conto delle altre varietà di piante presenti e della necessità di creare zone d’ombra”.