Rapina all’Eurospin di Crotone, non si esclude la serialità degli arrestati

Crotone Cronaca
Pasquale Viola e Francesco Comito

Potrebbero essere gli autori di altre rapine avvenute in zona e tra l’altro si presume che ne stessere organizzando ancora un’altra.

Questa almeno l’ipotesi degli investigatori della squadra mobile di Crotone che stamani hanno fatto scattare le manette ai polsi di due pregiudicati di Isola Capo Rizzuto - Pasquale Viola di 31 anni e Francesco Comito di 30 - che sono finiti in carcere.

Secondo gli inquirenti sarebbero gli autori della rapina avvenuta nel luglio scorso all’Eurospin, lungo la statale 106 del capoluogo pitagorico. Le accuse mossegli sono dunque ed in concorso di rapina aggravata e di ricettazione.

Per arrivare al loro fermo gli investigatori hanno analizzato attentamente i filmati della videosorveglianza del supermercato, subito dopo l’accaduto, estrapolando alcuni elementi utili all’identificazione: particolari fisici, abbigliamento dei malviventi eccetera.

Ma hanno anche notato come poco prima del reato due persone erano state raggiunte da un’auto, rimasta nelle vicinanze del negozio, sulla quale poi erano saliti per darsi alla fuga abbandonando uno scooter, risultato tra l’altro rubato, con cui erano giunti sul posto.

La mobile ha pedinato, tenuto sotto osservazione e intercettato i due giovani di Isola, ritenendo di aver raccolto degli elementi circostanziati che li inchioderebbero come gli esecutori della rapina.

L’azione criminosa, come si ricorderà, avvenne il 25 luglio di quest’anno. A tarda sera in due fecero irruzione nell’Eurospin col volto coperto da passamontagna e caschi da motocilista; poi, pistola in pugno, minacciarono i cassieri - noncuranti che a quell’ora nell’attività vi erano diversi clienti - facendosi consegnare il contenuto delle casse, in tutto qualcosa come 1.800 euro.

Impossessatisi del bottino erano fuggiti in sella ad un motorino, risultato rubato tempo prima, e che come dicevamo era stato poi abbandonato e ritrovato dagli agenti.

Tutti gli elementi raccolti e considerato il “profilo criminale” dei due, entrambi con precedenti, hanno convinto il pubblico ministero a disporre per loro la detenzione in carcere. Forse anche per scongiurare un’altra rapina in programma.