‘Ndrangheta: ex sindaco Siderno organico al clan, era un “santista”
Sindaco del comune di Siderno e "santista", cioè elemento di vertice del clan. Alessandro Figliomeni, 55 anni, primo cittadino del centro del Reggino fino alla scorsa primavera, eletto con una lista di Forza Italia poi passato con Mpa e candidato alle regionali con la lista "Autonomia e diritti con Loiero presidente", nella coalizione di centrosinistra, e' stato arrestato questa mattina nell'ambito dell'operazione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro il clan Commisso. Secondo gli inquirenti l'ex sindaco, assieme al fratello Antonio, 61 anni, detto "il topo", era un elemento organico alla cosca, in posizione apicale e con la carica di "santista". Contribuiva a dirigere e coordinare il clan prendendo le decisioni più rilevanti, anche impartendo disposizioni agli altri associati. Curava i rapporti con gli altri esponenti della cosca, in particolare con Giuseppe Commisso, 63 anni, detto "u mastru", e con Antonio Commisso, 85 anni, ed anche con gli esponenti dell'articolazione torinese della'ndrangheta di Siderno, in particolare con Giuseppe Catalano e Carmelo Cataldo, già arrestati nell'ambito dell'operazione "Crimine". Sempre secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia reggina, Figliomeni partecipava direttamente alle competizioni elettorali, anche con il supporto dell'intera organizzazione o di parte di essa, ricoprendo anche la carica di sindaco del Comune di Siderno. Inoltre si poneva come uomo politico di riferimento per il sodalizio criminale del comprensorio di Siderno ed anche a livello regionale, promuovendo anche in tale veste gli interessi della cosca e favorendo, anche con l'adozione di specifici provvedimenti. Personaggi della cosca o altri soggetti vicini alla consorteria criminale. I provvedimenti di custodia cautelare, emesse dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, Sabatini, su richiesta del procuratore capo della Dda Pignatone, del procuratore aggiunto Gratteri e del sostituto procuratore De Bernardo, sono in tutto 51. L'operazione, scattata nelle prime ore di oggi, e' stata portata a termine dagli agenti della squadra mobile della questura e dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Secondo quanto ricostruito dalla Direzione distrettuale antimafia, l'associazione criminale Commisso operava in Italia ed all'estero, grazie all'appoggio di numerosi "locali", articolati in tre "mandamenti" e con un organo di vertice denominato " Provincia", particolarmente attivo nel territorio del comune di Siderno e nelle zone limitrofe, nonché oltre i confini nazionali, in particolare nella citta' di Toronto, in Canada. Gli uomini del clan si occupavano del controllo mafioso del territorio, di estorsioni, danneggiamenti, omicidi (contestati quelli di Salvatore Salerno, Agostino Salerno, Rocco Ali' ed il tentato omicidio di Vincenzo Salerno), intestazione fittizia di attività economiche a prestanome, riciclaggio, traffico di sostanze stupefacenti, acquisizione in via diretta o indiretta della gestione e del controllo di attivita' economiche, ingerenza nella vita politica locale.