Amianto. Gli alunni del Marconi di Cosenza incontrano gli esperti dell’Ona
A fine novembre scorso, la scuola “Ipsia Marconi” di Cosenza ha partecipato al convegno organizzato dall'Osservatorio Nazionale Amianto svoltosi nel capoluogo e in cui gli esperti hanno parlato del problema in Italia e delle conseguenze che può avere sulla salute.
L'amianto è un minerale naturale che veniva usato nei tetti, nelle tubature, in alcuni indumenti da lavoro e anche in oggetti di uso quotidiano. La più grande azienda che lo lavorava si chiamava “Eternit”, così come il materiale dato dall'unione di cemento e amianto, a cui era stato affibbiato questo nome per sottolineare la sua indistruttibilità (“eterno”, quindi). Il vantaggio del minerale è infatti la sua elevata resistenza al calore.
Sfortunatamente, è ancora presente nel nostro ambiente e rappresenta un rischio per l’uomo. Diversi studi condotti nel corso del tempo – anche se la legge che lo ha messo al bando è arrivata solo nel 1992 - hanno infatti accertato che è cancerogeno e che con il passare degli anni si sgretola e rilascia fibre 1300 volte più sottili di un capello, visibili solo con il microscopio elettronico.
In aula hanno relazionato gli esperti dell’Ona: il commissario regionale Beniamino Falvo e il coordinatore provinciale Giuseppe Infusini, che hanno illustrato come i cambiamenti che ci sono stati nella nostra società abbiano portato a questo disastro ambientale.
L’incontro si è svolto nell'aula magna dell’istituto, come parte di un progetto dal titolo “Ambiente e amianto” che l’ONA Cosenza sta portando avanti nelle scuole. L’ingegnere Serena Pecoraro e la giornalista Mariassunta Veneziano, attraverso dei video, hanno illustrato in maniera molto chiara come i giovani debbano affrontare il problema e far sentire la propria voce.
“Siamo felici che la scuola ci abbia dato questa grande opportunità. Ampliare le nostre conoscenze anche in questo campo – hanno affermato gli studenti Francesca Scofano, Natalia Cozac e Carmine D’Ambrosio - ci fa crescere consapevoli del fatto che dobbiamo aver cura del nostro ambiente perché da esso dipende anche la nostra salute”.
“La professoressa Rosaria Ginese – hanno aggiunto - cerca sempre di sensibilizzarci verso questa problematica, anche con attività di laboratorio basate sul riciclo e riutilizzo di materiale da scarto per diminuire i rifiuti e farli diventare una risorsa, infatti a scuola abbiamo realizzato tanti nuovi oggetti. Ringraziamo anche la nostra dirigente per averci consentito di partecipare a questo incontro così importante, oltre a tutti gli esperti esterni”.