Smantellato traffico di droga. In manette i collegamenti con i produttori balcani
Conducevano, organizzavano e gestivano l’approvvigionamento, la distribuzione e il trasporto di grossi quantitativi di droga nel territorio di Castrovillari.
Per questo motivo due persone, Fabian Gjergji, 28enne, e Klesti Qose, 29enne, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Polizia della Città del Pollino con la collaborazione dell’unità Cinofili di Vibo Valentia.
A loro carico eseguita un cautelare personale in carcere emessa dal gip del tribunale locale, Carmen Ciarcia e richiesta del titolare dell’attività d’indagine, il Sostituto Procuratore della Repubblica Valentina Draetta.
La complessa indagine, condotta dagli uomini del Servizio di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Castrovillari, ha consentito di raccogliere delle prove a carico dei due giovani accusati di detenzione e spaccio di eroina e marijuana.
L’operazione di oggi rappresenta la conclusione di un’articolata attività investigativa scaturita dall’approfondimento di elementi emersi nel corso di una indagine parallela, culminata, ad inizio dell’anno in corso, nell’arresto di 8 soggetti nell’ambito dell’operazione denominata “Black Horse”.
I due, albanesi, avvalendosi di una rete - operativa nel territorio del Salento ma operante sull’intero territorio nazionale - sarebbero stati il punto di riferimento, in loco, dello spaccio di droga proveniente dall’area Balcanica.
L’indagine - condotta avvalendosi dell’utilizzo di sofisticate apparecchiature tecniche per il monitoraggio audio e video e anche con servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione – ha consentito di trovare e sequestrare un ingente quantitativo di droga: eroina per un peso complessivo di 526 grammi e canapa indica “marijuana” per un quantitativo di oltre 3.500 chili.
Inoltre dell’eroina è stata trovata, durante una perquisizione locale e personale è stata scoperta, nascosta in un elettrodomestico in disuso.
Sono albanesi, ma per Eugenio Facciolla, Procurator di Castrovillair, i giovani arrestati questa mattina per traffico di droga sono “ben inseriti sul territorio locale”. In merito all’operazione che ha portato all’arresto dei due ragazzi, Facciolla ha detto che usavano “una lavatrice”, posizionata sulle “scale dello stabile dove abitavano, occultando la droga nei panni sporchi". La Procura ha inoltre informazioni “canali di rifornimento, da Puglia e Campania, ma ci sono anche altre procure interessate e non voglio dire altro, - ha detto Facciolla - comunque aumenta il traffico dalla Puglia".
(ultimo aggiornamento 13:53)