Migranti, Iacucci: libro Corbelli l’esempio migliore da seguire
«Il libro di Franco Corbelli, “la favola del piccolo Cisse”, stampato a sue spese e distribuito gratuitamente, presentato dieci giorni fa nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, è l’esempio migliore da seguire per tutti noi uomini delle Istituzioni e per i ragazzi delle nostre scuole». Franco Iacucci, Presidente della Provincia di Cosenza, a distanza di pochi giorni torna a parlare del libro di Corbelli perché tocca pienamente il dramma dell’immigrazione, così vicino, purtroppo, alle nostre realtà. Del libro, tra l’altro, ha iniziato ad occuparsi, dopo la stampa calabrese, anche quella nazionale, ed è «la risposta di un Paese e di una regione che non si sono mai arresi e hanno saputo far fronte, con grande spirito di solidarietà e senso di umanità, alla gravissima, a momenti quasi ingestibile, situazione», assicura Iacucci.
In questo contesto di grandi difficoltà, un ruolo straordinario lo ha svolto la Calabria. Come conferma la incredibile, commovente storia del bambino ivoriano di 5 anni, il piccolo Cisse, salvato in mare da una Ong, approdato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio dello scorso anno, alla ricerca del suo giovane padre che ha poi ritrovato grazie ad una straordinaria mobilitazione delle Istituzioni spinte da Franco Corbelli con il suo Movimento Diritti Civili e con il ruolo di delegato della Presidenza della Regione per la tutela e promozione dei diritti umani.
«Per questo assumono un valore eccezionale il libro e le posizioni che ognuno di noi deve assumere. Bene ha fatto il Presidente della Regione, Mario Oliverio, ad annunciare che farà stampare e distribuire nelle scuole questo romanzo. Perché soprattutto i ragazzi, i più giovani, attraverso la favola del piccolo Cisse, si rendano conto del dramma immane dell’immigrazione, ma anche di cosa è capace di fare la nostra terra, la nostra gente di Calabria, compiere piccoli, grandi miracoli grazie all’accoglienza e alla solidarietà. Non poteva scegliere titolo migliore Corbelli per il suo libro, perché quella del piccolo Cisse è veramente una favola».
«Devo confessare – aggiunge il Presidente Iacucci - che anch’io leggendo il libro, che ho trovato appassionante, ho provato una certa emozione. Colpisce il lettore e fa riflettere per quel racconto documentato della tragedia epocale dell’immigrazione, attraverso le diverse stragi, le storie più incredibili e significative, le foto dei muri dell’Europa, ma anche, in particolare, per quell’aspetto fiabesco dell’animale, la cicogna bianca, per quell’incontro al Lago di Tarsia, proprio il giorno dell’arrivo del piccolo Cisse nel porto di Corigliano. Anche questo aspetto, raccontato con grande delicatezza da Corbelli, rende questo racconto particolarmente affascinante e lo consegna sicuramente alla storia e ai libri di scuola come ricordo e simbolo del dramma dei migranti».