Sanità, Rapani: «Si intervenga sugli strani casi di Nefrologia e Chirurgia»
«Sanità sempre più in ginocchio fra diritti negati e giochetti politici che ostacolano l’erogazione del servizio al cittadino e la qualità delle prestazioni stesse. I sindaci di Corigliano e Rossano, facciano fronte comune e combattano a denti stretti per difendere un diritto universale che da queste parti si trasforma in merce elettorale, noi saremo al loro fianco».
Il coordinatore regionale di Fdi, Ernesto Rapani, ritorna a parlare di sanità dopo le battaglie imbracciate in questi ultimi anni. Dalle manifestazioni di piazza, alle denunce con l’intento di ottenere un miglioramento dell’erogazione del servizio sanitario. Nei giorni scorsi Rapani ha raccolto la testimonianza diretta di un paziente uremico, che riferisce di “strani casi” che si verificano in Nefrologia.
«Il paziente – racconta il capogruppo di Fdi in consiglio comunale a Rossano – racconta di una circolare del Pronto soccorso in cui si indica che i ricoveri di carattere generale che transitano dal Ps stesso, devono fare riferimento anche al reparto di nefrologia. Ciò significa che il ricoverato va ad occupare il posto, ad esempio, di un dializzato. Nel medesimo reparto, a quanto pare, da quando il medico addetto è in malattia, non è più possibile effettuare una ecografia, così come la mancanza di un lettino chirurgico impedisce i piccoli interventi ambulatoriali. Ad aggravare ancor di più lo stato della nefrologia dello spoke, vi è l’utilizzo del reparto anche come Geriatria».
Tutte queste falle nel “sistema” sanità locale, prosegue Rapani «non fanno altro che rendere improduttiva l’unità operativa di Nefrologia nel suo compito di base, nonostante sia l’unica attiva fra Cariati e Policoro e, peraltro, d’eccellenza, con il conseguente rischio di chiusura per improduttività».
Il coordinatore regionale di Fdi conclude riportando anche quanto starebbe accadendo in Chirurgia dove «il chirurgo con nomina momentanea di primario non avrebbe ricevuto quella di proroga fino al concorso per beceri espedienti politici. Anche in questo caso – termina Rapani – il rischio è quello della chiusura dell’unità operativa di Chirurgia qualora il medico reggente decidesse di andarsene.
Un sistema, dunque, fallato. Ora, però, siamo ansiosi di conoscere gli impegni del direttore generale dell’Asp, assunti davanti al sindaco ed all’assessore alla sanità. L’invito che porgo ai due sindaci, dunque, è quello di accantonare colori politici o referenti sovracomunali, nell’interesse del bene comune. E ne stiano certi, in questa battaglia noi saremo con loro».