Catanzaro: detenuto magrebino si dà fuoco nell’istituto minorile
Un detenuto di origine magrebina, già in passato protagonista di episodi analoghi, si è dato fuoco su tutto il corpo con del liquido infiammabile.
Il fatto è accaduto, nel pomeriggio di ieri, nel carcere minorile di Catanzaro. A darne notizia oggi Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sindacato.
"Solo grazie all'immediato intervento della polizia penitenziaria - spiega la Sigla - si è riusciti a salvare la vita al detenuto, il cui corpo era ormai diventato una torcia umana. Infatti, gli agenti, senza tenere conto del pericolo che correvano anche loro, rischiando di bruciarsi, sono riusciti a togliergli di dosso gli abiti in fiamme ed a salvargli la vita".
Per il Sappe, dunque, sarebbe opportuno che l'amministrazione "riconosca al personale intervenuto le ricompense previste dall'ordinamento". "Ogni anno - ricorda in conclusione il sindacato di polizia - la penitenziaria salva la vita in carcere a oltre 1000 detenuti che tentano di suicidarsi".
Sconosciute, al momento le ragioni del gesto compiuto dal giovane detenuto.