Rivuole la sua ex compagna: la perseguita, lei lo denuncia. Finisce in carcere
Dopo aver avuto una relazione con una donna, iniziata a settembre del 2016 e interrotta poco dopo dalla stessa a causa delle ripetute violenze subite dall’uomo, quest’ultimo aveva iniziato ad appostarsi sotto la casa del datore di lavoro a cui la vittima faceva da badante e dove, più volte, l’avrebbe strattonata, insultata, schiaffeggiata, presa per il collo e strinta, minacciandola anche di morte.
Una violenza che aveva costretto la donna, una rumena, a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita, a chiudersi in casa, a rinunciare perfino a camminare per strada e quindi a non essere più in grado di provvedere alle esigenze della vita quotidiana.
Tutto è durato fin quando la donna non ha deciso di dire basta e si è rivolta alla Sezione specializzata in reati contro la persona della Squadra Mobile di Reggio Calabria.
Gli agenti hanno raccolto il suo racconto verificandolo sul campo, ascoltando persone che potevano essere a conoscenza delle vessazioni che aveva subito.
Inoltre hanno effettuato degli accurati accertamenti sul cellulare della donna, arrivando ad acquisire numerosi messaggi dal contenuto assillante e persecutorio inviati dallo stalker per indurre la vittima a riallacciare la relazione, nonostante quest’ultima non fosse intenzionata a farlo.
Non riuscendo nell’intento di riconciliarsi con la donna, l’uomo così iniziato a tenere degli atteggiamenti molesti perfino con le persone che con lei avessero qualche in rapporto, anche per ragioni di lavoro.
Raccolti tutti gli elementi la Mobile li ha sottoposti alla Procura della Repubblica che ha chiesto e ottenuto dal Gip un ordine di arresto nei confronti del molestatore, un 42enne, L.C., anche lui rumeno, che è ora finito in carcere.