Calcio. 57esimo Torneo regionale, intervista a De Sensi: “pronti alla sfida col Veneto”
Il tecnico della Rappresentativa Juniores Pietro De Sensi ci ha concesso una intervista a 24 ore dalla importante sfida contro il Veneto che dà l’accesso alle semifinali di questa 57^ edizione del Torneo delle Regioni Abruzzo 2018. Tranquillo e disponibile, De Sensi ha analizzato in maniera onesta il percorso della sua Rappresentativa lanciando anche spunti di riflessione importanti.
Mister, innanzitutto complimenti per il traguardo raggiunto. Quali sono le tue sensazioni a riguardo?
Più che sensazioni direi contentezza. I ragazzi hanno fatto tre partite di alto livello, meritandosi il passaggio del turno. Sono ragazzi che hanno capito l’importanza del torneo dando tutto quello che avevano ed alla fine i risultati ci hanno premiato
Non ti piace mai parlare dei singoli, ma vorresti fare una menzione speciale per qualcuno?
No, non mi piace parlare dei singoli, però una cosa che vorrei dire è che in questo gruppo ci sono dei ragazzi davvero in gamba, con doti importanti e non mi spiego come mai nessuna società professionistica della Regione non li abbia all’interno delle loro rose.
Domani contro il Veneto: che gara sarà?
Sarà una gara difficilissima, il Veneto è storicamente una regione che arriva in fondo, noi siamo la “cenerentola” di queste otto squadre, ma faremo di tutto per rendergli la vita difficile e ce la giocheremo come abbiamo fatto in queste tre precedenti partite.
Lo scorso anno hai allenato la Juniores, quasi sempre hai allenato la Rappresentativa Allievi. Quali sono le tue considerazioni sul movimento delle Rappresentative del CR Calabria?
Molto spesso le Rappresentative sono bistrattate dagli addetti ai lavori; vorrei però far notare come la Calabria, nonostante abbia numeri inferiori rispetto a numerose regioni, siano quattro anni consecutivi che arriviamo ai quarti con almeno una rappresentativa, tre con gli Allievi ed una con i Giovanissimi, ed addirittura andando leggermente indietro di due anni anni ricordo che abbiamo disputato anche una semifinale. Inoltre vorrei far notare come le squadre che negli anni passati si sono laureate campioni regionali a mani basse, e penso al Reggio Calabria o all’Academy Lamezia, nella fase nazionale abbiamo avuto grosse difficoltà raccogliendo poco o niente. Nonostante questo, ripeto, sono quattro anni che le nostre rappresentative arrivano tra le prime otto d’Italia.
Come è andata la stagione dei raduni che hanno portato alla disputa del Torneo delle Regioni?
Tutto sommato è andata bene anche se ci sono grandissime difficoltà per le assenze che inesorabilmente capitano ad ogni selezione. Lavorare con il gruppo dei venti è davvero difficile, penso che solo in pochi raduni sono riuscito a lavorare con i venti che oggi sono qua in Abruzzo, sia per difficoltà logistiche che per altri motivi. Molto spesso, poi, riceviamo critiche per le scelte effettuate e molti si lamentano, giustamente, del fatto che i propri giocatori forti siano stati lasciati a casa. E’ vero che in molte società ci sono ragazzi bravi, ma è pur vero che io ne devo convocare venti. Il che non vuol dire che gli “esclusi” non siano dello stesso livello. Alla fine io decido per delle sottigliezze, valutando anche i comportamenti dei ragazzi, quali la partecipazione e gli atteggiamenti. Molti ragazzi bravi sono rimasti a casa, ma quelli che sono ai quarti di finale del Torneo delle Regioni hanno certamente fatto fare bella figura alla Calabria. In bocca al lupo per la “finale” di domani! Fino ad ora abbiamo giocato tre finali, dobbiamo cercare di giocarne altre tre!