M5S: “Si lavori per preservare il patrimonio boschivo della città di Corigliano-Rossano”
“Bisogna evitare che il taglio indiscriminato favorisca le ecomafie e le centrali a biomasse”. È l’augurio dei parlamentari M5S: Rosa Silvana Abate, Francesco Sapia, Francesco Forciniti ed Elisa Scutellà per i quali la “sola città di Corigliano ha un patrimonio boschivo di oltre trecentocinquanta ettari totalmente abbandonato ed inutilizzato”.
Da qui la proposta: “rivedere il Testo Unico Forestale approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2018. Il decreto che nasce per aggiornare la normativa nazionale in materia di foreste e filiere produttive. Un documento che è stato da più parti definito come un vero e proprio assalto ai boschi italiani”.
E “in attesa che se ne riveda il testo bisogna fare in modo che il materiale derivato dai tagli indiscriminati o dagli incendi possa finire a favorire le ecomafie e le centrali a biomasse che spesso non controllano qualità e provenienza delle stesse. Si lavori affinché questo legno resti al suo posto evitando i tagli o finisca, al massimo, nella costruzione di materiali ecosostenibili”.
Così “dando il bosco in gestione ad un privato o gestendolo con una municipalizzata è inevitabile procedere alla sua certificazione, alla gestione silviculturale, sia per prevenirlo dagli incendi che per recuperare del materiale legnoso, da opera o da ardere, che può diventare una ottima risorsa. È possibile riqualificare energeticamente gli edifici pubblici, con il legno da opera, utilizzando i finanziamenti europei al 100% a fondo perduto, mentre con lo scarto legnoso da ardere è possibile alimentarli. Tutto questo valorizzando una filiera locale messa da parte negli anni passati da una modernità ormai superata”.