Autobomba nel Vibonese, ordigno azionato a distanza e posizionato sotto il sedile
La bomba che ha ucciso Matteo Vinci e ferito il padre Francesco (LEGGI) è stata posizionata sotto la loro auto all’altezza del sedile e sarebbe stata azionata a distanza, ma non era ad alto potenziale ma altrettanto sufficiente per procurare la morte dell’informatico.
È questa la tesi che si fa strada tra gli inquirenti che ritengono come l’ordigno possa essere stato collocato sotto il mezzo, all’altezza del lato guida, mentre i due Vinci si trovavano in campagna.
L’ipotesi più concreta al vaglio degli investigatori è che la bomba sia stata fatta detonare attraverso un radiocomando a distanza. Su questo aspetto e sul tipo di esplosivo utilizzato si attendono però gli accertamenti tecnici degli artificieri.
Intanto, l’avvocato Giuseppe De Pace, legale della famiglia Vinci, ha chiesto funerali di Stato per Matteo Vinci.