Beccato con 9 chili di marijuana, in casa una serra: 54enne finisce in carcere
Trentotto mila dosi di droga che, una volta messe in vendita sul mercato dello spaccio, avrebbero potuto assicurare un guadagno consistente: circa 380 mila euro.
Un quantitativo “strappato” ai pusher e che ha fatto spalancare le porte del carcere per un 54enne di Ardore, nel reggino, ora accusato di coltivazione, trasporto e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Ad arrestarlo sono stati i finanzieri del Comando provinciale del capoluogo, che durante un servizio di controllo del territorio hanno beccato l’uomo, tra l’altro con precedenti specifici, in flagranza mentre “produceva” e deteneva la droga.
Tutto è partito quando il 54enne è stato fermato a Reggio da una pattuglia che, insospettitasi dal suo nervosismo, ha voluto vederci chiaro e, perquisito, gli ha trovato in una borsa di carta tre involucri di plastica sottovuoto con dentro oltre un chilo e mezzo di marijuana, probabilmente destinata alle piazze della città.
Inevitabile anche la perquisizione nella sua casa e nelle relative pertinenze: qui i finanzieri hanno scoperto una vera e propria serra artificiale costituita da un impianto di riscaldamento e di illuminazione professionale, alimentato tramite un allaccio abusivo alla rete elettrica, oltre a 109 piantine di marijuana.
Inoltre vi erano altri 7 chili della stessa sostanza già confezionata sottovuoto, ma anche un grammo di cocaina e 465 semi di cannabis; il tutto pronto per essere immesso sul mercato.
Alla fine per l’uomo sono scattate le manette e come disposto dal Pm di turno è stato accompagnato nella casa circondariale di Arghillà.