Limbadi: revolver e 200 munizioni a casa, arrestata Rosaria Mancuso
Detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni. Per la precisione un revolver e 200 munizioni.
Questa l'accusa con la quale i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Rosaria Mancuso, 63 anni, di Limbadi, moglie di Domenico Di Grillo, il 71enne arrestato (anche lui per detenzione di armi) all'indomani dell'autobomba che il 9 aprile scorso ha ucciso Matteo Vinci, biologo di 44 anni, proprietario di alcuni terreni contesi da anni - ed al centro di diversi contenziosi giudiziari - con i Di Grillo-Mancuso. In occasione dell'autobomba è rimasto ferito anche Francesco Vinci, padre di Matteo, attualmente ancora ricoverato nel centro "Grandi Ustioni" di Palermo.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari, - scrive l'Agi - oltre alle armi ricondotte nella disponibilità di Rosaria Mancuso - che è stata trasferita nel carcere femminile di Reggio Calabria - i carabinieri hanno pure sequestrato una katana, la spada dei samurai, trovata nella disponibilità di Vito Barbara, 35enne genero di Domenico Di Grillo e Rosaria Mancuso. Detenzione illegale di arma impropria il reato per il quale Vito Barbara è stato deferito a piede libero alla Procura di Vibo Valentia. L'udienza di convalida dell'arresto di Rosaria Mancuso - sorella dei boss Giuseppe, Diego e Pantaleone - è stato fissato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia per la giornata di domani.