I bikers di Onda d’urto arrivano a Soveria Mannelli
Sarà una grande festa quella che toccherà domenica 6 maggio Soveria Mannelli per la seconda tappa del programma 2018 di escursioni in mountain-bike di Onda d'urto. Sono attesi quasi duecento bikers calabresi che si immergeranno negli straordinari paesaggi ambientali e urbani della Città e delle sue frazioni. La manifestazione è stata organizzata dal Mountain Bike club di Soveria Mannelli, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Soveria Mannelli, col contributo di importanti sponsor locali e regionali.
Nato nel 2009 come movimento spontaneo in ambito regionale ad iniziativa di alcuni gruppi di bikers dediti maggiormente all’escursionismo, Onda d'Urto ha l’obiettivo principale di far conoscere le innumerevoli meraviglie della Calabria, in primis ai calabresi. La tappa di Soveria Mannelli è l'unica in provincia di Catanzaro del programma 2018.
La manifestazione ciclo amatoriale di trentadue km su strada asfaltata e sterrata partirà alle 9,00 da Piazza Bonini dove, oltre a una splendida veduta del Monte Reventino e a Palazzo Marasco (1668), quest’ultimo caratterizzato da un’ampia terrazza panoramica che poggia su un porticato a cinque archi, la scena è dominata dalla singolare installazione del maestro Fabrizio Plessi “La memoria del futuro”, nota come la “casa cadente”.
Attraverserà il corso principale di Soveria Mannelli e ci si dirigerà verso il piccolo borgo di Adami, un luogo di grande suggestione paesaggistica e storica e si proseguirà lungo la strada sterrata verso Piano d’Api e da qui alla Fontana e al laghetto della Forestale per inerpicarsi verso colle Santa Maria dove sorge il Monastero della Piccola Famiglia dell’Esodo, una comunità di eremiti, dove è previsto un rinfresco. Si proseguirà quindi in direzione Borboruso per raggiungere poi la Chiesa degli Abbandonati di Soveria Mannelli e da qui, oltrepassando il Parco del Gran Sasso di Soveria, il borgo di Pirillo e il Vallone Vaccarizzo.
Si raggiungerà così la valle del Corace con gli straordinari e suggestivi ruderi dell’antica abbazia di Corazzo. Fondata nel 1060, toccò il suo massimo splendore sotto l’abate Gioacchino da Fiore, nella prima metà del XIII secolo. Gli attuali resti risalgono in buona parte alla riconfigurazione settecentesca, avviata nel 1757. Quest’ultima a navata unica con cappelle laterali era coperta da una volta reale, come rivelano i resti dell’edificio sacro. A destra della stessa si sviluppava l’area claustrale. Il complesso, danneggiato dal sisma del 1783, fu definitivamente soppresso nei primi dell’Ottocento. Da Corazzo si arriverà nuovamente nel centro di Soveria Mannelli, meta finale dell’itinerario.