All’ufficio postale con documenti falsi: coppia arrestata per tentata truffa
Si sono presentati alla Poste per eseguire delle operazioni su un libretto di risparmio. Apparentemente nulla di strano se la direttrice dell’ufficio non si fosse accorta che qualcosa non quadrava, ovvero che la coppia, un uomo ed una donna, avessero fornito dei nomi falsi.
È accaduto intorno all’una del pomeriggio di ieri a Soverato, quando la responsabile delle Poste ha chiamato il 112, segnalando due utenti che ad uno degli sportelli avevano dato delle generalità fasulle.
Sul posto sono così arrivati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia cittadina, che hanno subito bloccato la coppia e avviato gli accertamenti.
Dopo aver identificato entrambi, anche grazie alle foto segnaletiche, si è così scoperto che i due, arrivati da Locri, nel reggino, poco prima, stavano tentando di eseguire delle transazioni sul libretto di risparmio - attivato il 2 maggio scorso utilizzando lo stesso metodo - e risultato bloccato dal centro antifrode di Poste Italiane.
Altri approfondimenti hanno fatto emergere poi che l’uomo e la donna, pochi giorni prima, avevano provato ad aprire un conto corrente cointestato presso un ufficio postale di Catanzaro lido, per depositare dei buoni fruttiferi scaduti, operazione che gli era stata negata, dato che erano state rilevate delle incongruenze sulla documentazione esibita (erano residenti in località diverse e una delle due carte d’identità era senza il timbro del Comune).
Pertanto, l’anomalia è stata estesa a tutta la rete, consentendo la segnalazione immediata agli operatori e il conseguente e tempestivo, intervento dei militari.
La documentazione rinvenuta è stata sequestrata insieme al telefono cellulare dell’uomo così da poter eseguire altri accertamenti, in particolare sulla provenienza dei documenti.
La coppia, intanto, è stata arrestata e messa ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Dovranno rispondere di tentata truffa, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie e possesso di documenti di identificazione falsi.