Il ricordo di Giuseppe Parretta dona gioia ed emozioni. La madre: “con la pace si vince, non con la violenza”

Crotone Tempo Libero

E' stata una serata di grande commozione, ma anche di gioia, di cultura, di musica e parole quella organizzata da Katia Villirillo per ricordare il suo Giuseppe, vittima della violenza insensata(LEGGI) ma anche per ringraziare la città per la solidarietà e vicinanza dimostrata.

Nell'auditorium dell'Istituto Pertini si è tenuto, ieri sera, promosso dalla associazione Libere Donne con il patrocinio del Comune di Crotone e della Provincia di Crotone l'evento “Gloria in cielo e pace in terra” .

Katia Villirillo ha voluto accanto a se artisti, poeti ma anche gli amici di Giuseppe per una serata che si è svolta all'insegna di un messaggio chiaro, che questa donna forte e determinata ha voluto lanciare: “con la pace si vince, non con la violenza”.

Condotta dalle bravissime Rosanna Bartolillo e Maria Lucia Cosentino la serata ha visto alternarsi sul palco artisti di grande spessore: la soprano Teresa Cardace, il tenore Luigi Mesoraca, le pianiste Maria Grazia Borda e Angela Liviera, il violinista Gianfranco Federico, la cantautrice Dorotea Li Causi, i cantanti Francesco e Saverio Sorrentino.

La poetessa Raffaella Trusciglio ha recitato una sua composizione.

Grande suggestione ha suscitato l'esibizione con l'arpa di Jukub Rizman Harp.

Spazio anche alla creatività dei ragazzi di “Crotonesi che fanno cose” che hanno fatto dell'ironia sui social una chiave di lettura della società odierna che hanno dedicato una loro vignetta a Giuseppe.

E poi tanti ragazze e ragazzi dell'Istituto Pertini Santoni, la scuola di Giuseppe, gli amici di sempre, Benedetta la sorella che ha letto, non potendo trattenere la commozione, una lettera dedicata al fratello.

Tutti insieme con un unica finalità: ricordare Giuseppe la cui vita è stata spezzata troppo presto ma che ha lasciato un grande messaggio di speranza, raccolto dalla mamma Katia.

La vice sindaco Antonella Cosentino nel suo saluto introduttivo ha evidenziato la capacità di Katia di aver trasformato il suo dolore in una forza propulsiva per unire la comunità nei valori fondamentali della pacifica convivenza. “E' con la cultura che si combatte la violenza e l'intolleranza” ha detto Antonella Cosentino.