‘Ndrangheta: 8 arresti a Milano, anche cognato boss Natale Alvaro
Investimenti tra la Romania e Milano sarebbero finiti in parte nelle tasche della ‘ndrangheta soldi frutto di evasione fiscale, incamerati attraverso un sistema di false fatture. È stato scritto nei fascicoli dell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci e dal pm Bruna Albertini e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, che oggi ha portato all’arresto di 8 persone.
Sequestrato anche un bar di via Pirelli, vicino al Pirellone, nel capoluogo lombardo. Tra le persone arrestate (6 in carcere e 2 ai domiciliari) anche Bruno Crea, cognato di Natale Alvaro, presunto boss al vertice della ‘ndrina di Sinopoli e San Procopio (Reggio Calabria), già condannato per associazione mafiosa.
Le ordinanze sono state firmate dal gip Giusi Barbara e il presunto profitto dell’evasione ammonta a circa 8 milioni e 600 mila euro. Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata a reati tributari anche aggravati dall’agevolazione mafiosa. L’associazione per delinquere (ad alcuni degli arrestati viene contestata anche l’aggravante di aver agevolato la cosca della ‘ndrangheta capeggiata da Alvaro Natale) avrebbe cercando anche di mettere in piedi un’attività di smaltimento illecito dei rifiuti a Lazzate (Monza e Brianza).