Modello Riace. Salvini contro Lucano, Cgil difende il sindaco
“Le legittime divergenze politiche vanno espresse sempre con rispetto dei ruoli e civilmente, anche considerando che qualsiasi carica elettiva è ricoperta in rappresentanza dei cittadini – dichiarano il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato e il segretario generale della Cgil di di Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto – Dunque, nel caso di specie, essere sprezzanti con il sindaco di Riace equivale a dileggiare la comunità che rappresenta. Sarebbe, dunque, apprezzabile che il neo ministro dell’Interno si scusasse pubblicamente con Mimmo Lucano”.
Nota tagliente da parte della rappresentanza sindacale che si schiera fermamente dalla parte del sindaco, in seguito alla pubblicazione del video in cui Matteo Salvini esterna il proprio giudizio tranciante e offensivo nei suoi riguardi.
“Per quanto riguarda le politiche di integrazione e inclusione sociale portate avanti a Riace, che efficacemente hanno rivitalizzato l’economia di quel territorio, la Cgil ha ripetutamente speso parole di elogio – proseguono Sposato e Pititto - il riconoscimento che la rivista Fortune ha riservato a Mimmo Lucano, indicandolo fra le 50 persone più influenti al mondo per il suo rivoluzionario sistema di accoglienza dei migranti, è la testimonianza a livello internazionale del valore del Modello Riace”.
“Chi detta ricette semplicistiche e disumane per la gestione dei flussi migratori non ha evidentemente compreso la dimensione di questa diaspora e la motivazione ad essa sottesa: la lotta per la sopravvivenza. Per quanto ci riguarda – rincarano i segretari generali – come sindacato staremo sempre dalla parte degli ultimi, di quelli che Salvini indica come “zero”, convinti del fatto che l’Italia possa giocare un ruolo da protagonista nella definizione di una valida sostenibilità del fenomeno migratorio all’insegna di un nuovo umanesimo. Infine, una considerazione diretta alle frequenti dichiarazioni di Salvini che spesso associa la questione migratoria ad un problema di sicurezza per il Paese. Posto che la comunità di Riace non è mai assurta agli onori della cronaca per problemi di sicurezza legati alla forte presenza di migranti, proprio oggi nel comune ionico si svolgerà una iniziativa sul riutilizzo da parte dell’ente di beni confiscati alla ‘ndrangheta”.
“Invitiamo, pertanto – concludono i due sindacalisti - il neo ministro dell’Interno, soprattutto in virtù del suo incarico, a venire davvero presto nella Locride per comprendere realmente cosa ne minaccia bellezza e sviluppo. Intanto, la Cgil Calabria per dare un segno tangibile della vicinanza della nostra organizzazione sindacale alla comunità di Riace ha deciso di svolgere proprio lì il proprio esecutivo regionale del prossimo 6 giugno, a cui sarà richiesta ufficialmente la partecipazione del sindaco Mimmo Lucano”.