Parte a Brognaturo il corso di italiano per gli ospiti del Cas
Investire il proprio tempo nell’integrazione con la conoscenza della lingua come prevedono le direttive del ministero dell’interno. Così la Stella del Sud attraverso il proprio Cas già dall’apertura del centro di accoglienza per migranti ha istituito i corsi di lingua italiana.
Gli stranieri adulti immigrati devono essere capaci di: porre e rispondere a domande su loro stessi; sulla famiglia; sul lavoro; sulla città in cui abitano; sul soddisfacimento di esigenze quotidiane quali: andare al supermercato, fare shopping e bisogni primari. La progettazione didattica è una componente essenziale dell’insegnamento all’interno di una classe di apprendenti stranieri immigrati per raggiungere gli obiettivi minimi previsti, la programmazione è stata suddivisa in nuclei tematici obbligatori.
Così per formare le classi i coordinatori hanno preso in esame i seguenti indicatori: il livello di scolarizzazione; il percorso scolastico pregresso gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; la motivazione; la partecipazione; l’impegno; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2. Sulla scorta di quanto sopra enucleato si esposto l’approccio utilizzato, alterna l’unità didattica all’unità di lavoro. Le ore d’insegnamento vanno dalle 4 alle 5 ore al giorno, per cinque giorni alla settimana.
Per coinvolgerli e allo stesso tempo responsabilizzarli si è affidato loro, il compito di scegliere la durata e l’orario del corso. In classe sono svolte una serie di attività che mettono in condizione i discenti a utilizzare la lingua e le conoscenze apprese e acquisite. In ciascuna lezione sono alternati momenti di grammatica (metodo indotto), lessico e momenti di comunicazioni. Nello specifico è chiesto ai discenti di leggere annunci di lavoro e contattare l’inserzionista; leggere un menù di un bar e simulare un’ipotetica professione; leggere un documento e provare a compilarlo; simulare situazioni di vita quotidiana.
La valutazione delle conoscenze acquisite è svolta alternando dei test di verifica, a giochi di role play per la parte orale. Sono stati considerati in fase di valutazione e coinvolgimento, le barriere difensive che un adulto adotta, gli aspetti affettivi del linguaggio, la resinificazione dell’intero contesto socio-culturale; lo stato cognitivo; l’età dell’apprendente; la motivazione che lo spinge a studiare una lingua straniera. Per consentire l’utilizzo della lingua anche fuori dall’aula si sono proposti giochi, tornei, spazi artistici e culturali in cui i partecipanti devono parlare in italiano.
Grazie ai corsi offerti dal CPIA di Vibo Valentia, sede distaccata di Serra San Bruno, gli iscritti usufruiscono della presenza dei mediatori per svolgere attività di dopo-scuola. A tal proposito, nell’anno scolastico 2017/2018 sono state inviate circa 200 iscrizioni da parte dei richiedenti asilo. I servizi erogati dall’ente sono dei corsi di alfabetizzazione L2 e il percorso di conseguimento alla licenza media; mentre all’interno del centro sono erogati corsi di alfabetizzazione e educazione civica.
In quest’anno, i ragazzi hanno compreso l’importanza della lingua italiana per rimuovere le barriere linguistiche ed eliminare quegli ostacoli che potrebbero rendere difficile un percorso d’integrazione socio- culturale. Tanto che alcuni ragazzi sono stati ammessi a sostenere gli esami di licenza media. Per questo progetto la cooperativa sannicolese ha fatto affidamento sugli insegnati Caterina Pileggi, Rossana Tassone, Teresa Platì e oggi oltre a Brognaturo, il Cas è aperto anche a Vallelonga, dove nel frattempo è stato aperto un nuovo centro d’accoglienza.