Salvataggio della sanità calabrese: Starbene aderisce a protesta e chiude i battenti
Venerdì 15 giugno tutte le strutture convenzionate ed accreditate con il S.S.N., rimarranno chiuse per partecipare in massa ad alla manifestazione regionale che si terrà a Reggio Calabria presso la Sala Calipari del consiglio regionale.
Diversi gli esponenti politici, i rappresentanti della società civile e le strutture sanitari che hanno già dato adesione alla manifestazione. Tra quest’ultime ha dato la sua piena conferma il Centro Starbene che chiude i battenti per manifestare con una larga percentuale delle sue unità operative.
“Motivazione della manifestazione è la dissennata gestione commissariale dell’Ing. Scura che ha deciso di non acquistare dai privati accreditati le prestazioni ambulatoriali di cui i calabresi hanno bisogno (analisi, ecografie, TAC, risonanze magnetiche, FKT, visite specialistiche) sta costringendo la povera gente a pagare le prestazioni o a non curarsi.” Afferma in una nota il Centro Fisiokinesiterapico Starbene, che aggiunge: “Gli effetti delle sue decisioni sono disastrose e sotto gli occhi di tutti.”
La struttura conclude ponendosi una serie di domande: “Possibile che sia solo lui a non accorgersi che sta distruggendo quel poco di sanità calabrese che ancora funziona? Possibile che non si accorga che con la sua azione sta favorendo grandi gruppi finanziari che cercano di impadronirsi delle strutture sanitarie calabresi? Possibile che non si accorga che sta mettendo in pericolo centinaia di posti di lavoro di professionisti altamente qualificati? Possibile non si accorga che la sua azione sta portando alla desertificazione professionale della Calabria? Possibile che non sappia che ordinando di non pagare le strutture di specialistica ambulatoriale da ben 11 mesi li porta verso il fallimento o a cadere nelle mani degli strozzini?”.